Sassari, ragazza di 17 anni pestata dal branco di giorno in pieno centro
Presa a calci e pugni da cinque ragazzi e due ragazze in via Giorgio Asproni. Il padre: «È ancora sotto choc». Indaga la polizia locale
SASSARI. «Come ti trovo ti ammazzo, preparati». Prima le botte in mezzo alla strada, poi le minacce ripetute tre volte, in modo che la vittima – spaventata e sanguinante – non si rivolgesse alle forze dell’ordine.
La violenza nei confronti di una diciassettenne sassarese è scattata mercoledì pomeriggio poco dopo le 16 nella parte alta di via Asproni. La studentessa del quarto anno delle superiori (compirà 18 anni a breve) era appena uscita dalla lezione di scuola guida e stava facendo rientro a casa, quando qualcuno l’ha vista passare e l’ha riconosciuta.
«Mi sono sentita chiamare più volte da un gruppo di ragazzi seduti in un bar – ha raccontato la giovane agli agenti della polizia locale – e alla fine ho deciso di tornare indietro per vedere chi fossero e chiedere cosa volessero da me». La giovane conosceva di vista solo una persona del gruppo composto da cinque ragazzi e due ragazze che stava festeggiando un diploma ai tavolini di un bar e che forse aveva esagerato con l’alcol.
I sette giovani (di età compresa tra i 19 e 20 anni) le sono andati incontro e improvvisamente l’hanno aggredita. La prima a colpirla è stata una delle due ragazze.
Prima uno schiaffo e subito dopo un secondo. In quel momento tutti gli altri l’hanno circondata e qualcuno, mentre la giovane provava a difendersi, le ha strappato un orecchino, procurandole una ferita al lobo. Poi è arrivato anche un terzo schiaffo e poi spintoni e calci, senza che la vittima del branco riuscisse a divincolarsi e a fuggire. La telecamera di uno dei locali avrebbe ripreso tutta la scena. Quando finalmente la studentessa è riuscita a prendere il telefono per chiamare le forze dell’ordine i sette aggressori si sono allontanati. Uno di loro prima di fuggire si è voluto assicurare di non finire nei guai e per tre volte ha minacciato la diciassettenne: «come ti trovo ti ammazzo».
A quel punto qualcuno si è accorto di cosa stava accadendo e in soccorso della giovane è intervenuto il cameriere di un ristorante della via. Poco dopo sul posto è arrivato anche il padre della ragazza. «L’ho trovata in lacrime – racconta il genitore – e con i segni sul volto dell’aggressione. Ma la cosa che più mi fa male – prosegue il padre della studentessa – è che mia figlia è ancora sotto choc, a distanza di due giorni se ripensa a quella scena terribile scoppia a piangere». Ieri mattina padre e figlia si sono recati al comando della polizia locale per sporgere denuncia. Attraverso il nome del giovane che la vittima conosceva e grazie a un controllo del suo e di altri profili social gli inquirenti sarebbero già riusciti a individuare e a denunciare i componenti del branco. La visioni delle immagini delle telecamere sarà ora fondamentale per avere un quadro più chiaro della vicenda.
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