La Nuova Sardegna

Sassari

manifestazione in via coppino 

Gli studenti all’Ersu: «Ascoltateci queste regole sono troppo rigide»

Gli studenti all’Ersu: «Ascoltateci queste regole sono troppo rigide»

SASSARI. Hanno manifestato con striscioni e slogan chiedendo, prima di tutto, di essere ascoltati dalla dirigenza. Un gruppo di studenti delle residenze Ersu di Sassari venerdì mattina ha organizzato...

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SASSARI. Hanno manifestato con striscioni e slogan chiedendo, prima di tutto, di essere ascoltati dalla dirigenza. Un gruppo di studenti delle residenze Ersu di Sassari venerdì mattina ha organizzato un sit in via Coppino per riproporre alcune richieste che già avevano presentato alcune settimane fa in una lettera indirizzata al presidente dell’ente Massimo Sechi e al direttore generale Antonello Arghittu.

Il punto di partenza sono le restrizioni imposte agli studenti che vivono negli alloggi per via dell’emergenza Covid, tra cui il divieto di dormire fuori la notte. «Abbiamo compreso e apprezzato l’impegno dell’ente per rendere le strutture quanto più sicure possibili – spiegano – Tuttavia, da qualche settimana le misure restrittive dei mesi scorsi sono state allentate per la maggior parte dei settori lavorativi e non. Motivo per cui abbiamo ragionevolmente sperato che anche le residenze universitarie, in quanto rappresentano a tutti gli effetti un domicilio temporaneo, fossero nuovamente fruibili per tutti». Ed ecco le richieste: «La ripresa del servizio alloggio per gli studenti che ne hanno necessità anche a luglio; il rimborso della retta detratta per il servizio mensa, qualora non fosse possibile riprendere anche con vie alternative. E per gli studenti rimasti in residenza attualmente la possibilità sia di poter utilizzare nuovamente, con le dovute cautele, le aule studio, sia di poter fare rientro a casa dalle loro famiglie, senza che questo precluda la possibilità di ritornare poi nella residenza universitaria». Da parte loro gli studenti si sono impegnati a «rispettare e far rispettare le regole della convivenza all’interno della struttura per scongiurare qualunque pericolo di contagio tenendo puliti gli spazi comuni e personali e avendo pieno rispetto delle misure che l’ente deciderà di applicare all’interno delle strutture».

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