Botte alla compagna, il gip lo allontana
Calci e schiaffi anche davanti ai bimbi, un 50enne non potrà più avvicinarsi a casa
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SASSARI. Quando lei si rifiutava di dargli i soldi per comprare la droga volavano schiaffi e calci nelle gambe. Altrimenti si “limitava” a rivolgerle umiliazioni, ingiurie, minacce, soprusi di ogni genere anche davanti ai bambini. «Una volta – si legge nell’ordinanza del gip che ripercorre le accuse – le aveva spento una sigaretta sulla fronte, per futili motivi». Una delle tante imputazioni a carico di un 50enne residente a Cargeghe nei confronti del quale il giudice ha emesso la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Per venerdì è stato fissato l’interrogatorio di garanzia e l’indagato si presenterà davanti al gip Carmela Rita Serra accompagnato dal suo avvocato difensore Carlo Pinna Parpaglia.
Nella ricostruzione del lungo periodo di maltrattamenti, cominciato in Sicilia e proseguito tra Cargeghe e Muros, l’uomo avrebbe sottoposto la compagna «a umiliazioni pressoché quotidiane facendo oltretutto mancare alla famiglia il sostegno economico anche per beni di prima necessità». Gli episodi di violenza sarebbero diversi: «Nel 2020 – è scritto sempre nell’ordinanza – dopo un litigio aveva inseguito la donna in auto minacciando di investirla se non le avesse dato dei soldi», un’altra volta «le aveva sputato sul petto» dopo averla umiliata con parolacce e offese di ogni tipo davanti ai bambini di 9 e 11 anni: «Invitato a lasciare l’abitazione aveva spintonato la convivente colpendola con schiaffi e calci».
Dopo quell’episodio, per il quale erano intervenuti anche i carabinieri, la donna era andata via di casa e aveva trovato rifugio da uno zio. Esasperata, aveva raccontato ai militari di Ossi di essere vittima delle vessazioni del proprio compagno da dieci anni. Prima erano violenze psicologiche e verbali, a partire dal 2012 l’uomo sarebbe passato a quelle fisiche. Qualche volta era stata costretta a subire anche le angherie della suocera, senza che il compagno la difendesse. Per l’indagato è stata disposta la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. (na.co.)
Nella ricostruzione del lungo periodo di maltrattamenti, cominciato in Sicilia e proseguito tra Cargeghe e Muros, l’uomo avrebbe sottoposto la compagna «a umiliazioni pressoché quotidiane facendo oltretutto mancare alla famiglia il sostegno economico anche per beni di prima necessità». Gli episodi di violenza sarebbero diversi: «Nel 2020 – è scritto sempre nell’ordinanza – dopo un litigio aveva inseguito la donna in auto minacciando di investirla se non le avesse dato dei soldi», un’altra volta «le aveva sputato sul petto» dopo averla umiliata con parolacce e offese di ogni tipo davanti ai bambini di 9 e 11 anni: «Invitato a lasciare l’abitazione aveva spintonato la convivente colpendola con schiaffi e calci».
Dopo quell’episodio, per il quale erano intervenuti anche i carabinieri, la donna era andata via di casa e aveva trovato rifugio da uno zio. Esasperata, aveva raccontato ai militari di Ossi di essere vittima delle vessazioni del proprio compagno da dieci anni. Prima erano violenze psicologiche e verbali, a partire dal 2012 l’uomo sarebbe passato a quelle fisiche. Qualche volta era stata costretta a subire anche le angherie della suocera, senza che il compagno la difendesse. Per l’indagato è stata disposta la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. (na.co.)