Ippodromo di Sassari, Peppino Pala lascia dopo 32 anni le redini a Giancarlo Scarpa
di Luca Fiori
Lo storico presidente passa la mano dopo tre decenni di gestione dell’impianto. Alla guida della Società Ippica sassarese eletto il 57enne già membro del Cda
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SASSARI. Dopo trentadue anni in sella e quasi alla soglia degli ottant’anni di età, ha deciso di cedere le redini, anche se l’ippodromo Pinna resterà sempre casa sua.
L’assemblea dei soci della Società Ippica sassarese i giorni scorsi ha eletto il nuovo presidente che dopo tre decenni prende il posto di Peppino Pala. Al suo posto è stato eletto Giancarlo Scarpa, 57 anni, informatore scientifico e già consigliere del consiglio di amministrazione della società che gestisce l’impianto di proprietà del Comune da 15 anni
Del nuovo Cda fanno parte Mario Marras, Gian Mario Carboni, Simone Giua e lo stesso Peppino Pala che ha sostenuto l’elezione di Scarpa, considerato il suo erede naturale.
La segreteria organizzativa è stata riaffidata alla confermatissima ed esperta Alessandra Busia coadiuvata da Claudia Amadu.
«La nostra priorità – spiega il neo presidente Giancarlo Scarpa – sarà il rapporto con le istituzioni, in modo particolare con il Comune, proprietario dell’impianto e con la Regione. Punteremo ad avere un confronto e un dialogo con tutte le categorie del settore ippico – aggiunge Scarpa – e già nei prossimi giorni avrò un incontro con i responsabili degli ippodromi di Chilivani e Villacidro, perché si deve lavorare in sinergia per essere più forti e poter alzare la voce se necessario».
Quello di Sassari è l’unico ippodromo sardo che svolge le corse al galoppo anche in notturna e la nuova presidenza punterà su questa peculiarità. «Penso che questa opportunità vada sfruttata al meglio – prosegue Scarpa – non solo con le corse ma anche con eventi collaterali, come concerti, eventi anche culturali e folkloristici, naturalmente quando cesserà l’emergenza sanitaria. Bisogna riportare la gente all’ippodromo – spiega il neo presidente – non solo gli appassionati dell’ippica».
Anche il mondo dell’ippica si trova ad affrontare l’emergenza Covid e sta cercando di organizzarsi per sopravvivere.
«Abbiamo svolto quasi tutto il programma di corse estivo a porte chiuse – spiega Scarpa – e lunedì 2 novembre si concluderà quello autunnale sempre a porte chiuse, e senza le scommesse. Tutto questo ha causato per noi in termini economici una perdita di circa il settanta percento – conclude il neo presidente – per questo dovremo rimboccarci le maniche e lavorare per salvare il nostro settore».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’assemblea dei soci della Società Ippica sassarese i giorni scorsi ha eletto il nuovo presidente che dopo tre decenni prende il posto di Peppino Pala. Al suo posto è stato eletto Giancarlo Scarpa, 57 anni, informatore scientifico e già consigliere del consiglio di amministrazione della società che gestisce l’impianto di proprietà del Comune da 15 anni
Del nuovo Cda fanno parte Mario Marras, Gian Mario Carboni, Simone Giua e lo stesso Peppino Pala che ha sostenuto l’elezione di Scarpa, considerato il suo erede naturale.
La segreteria organizzativa è stata riaffidata alla confermatissima ed esperta Alessandra Busia coadiuvata da Claudia Amadu.
«La nostra priorità – spiega il neo presidente Giancarlo Scarpa – sarà il rapporto con le istituzioni, in modo particolare con il Comune, proprietario dell’impianto e con la Regione. Punteremo ad avere un confronto e un dialogo con tutte le categorie del settore ippico – aggiunge Scarpa – e già nei prossimi giorni avrò un incontro con i responsabili degli ippodromi di Chilivani e Villacidro, perché si deve lavorare in sinergia per essere più forti e poter alzare la voce se necessario».
Quello di Sassari è l’unico ippodromo sardo che svolge le corse al galoppo anche in notturna e la nuova presidenza punterà su questa peculiarità. «Penso che questa opportunità vada sfruttata al meglio – prosegue Scarpa – non solo con le corse ma anche con eventi collaterali, come concerti, eventi anche culturali e folkloristici, naturalmente quando cesserà l’emergenza sanitaria. Bisogna riportare la gente all’ippodromo – spiega il neo presidente – non solo gli appassionati dell’ippica».
Anche il mondo dell’ippica si trova ad affrontare l’emergenza Covid e sta cercando di organizzarsi per sopravvivere.
«Abbiamo svolto quasi tutto il programma di corse estivo a porte chiuse – spiega Scarpa – e lunedì 2 novembre si concluderà quello autunnale sempre a porte chiuse, e senza le scommesse. Tutto questo ha causato per noi in termini economici una perdita di circa il settanta percento – conclude il neo presidente – per questo dovremo rimboccarci le maniche e lavorare per salvare il nostro settore».
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