«Progetti entro il 2021 per via XXV Aprile»
di Giovanni Bua
Sopralluogo della IV commissione nell’area che ospiterà un maxi posteggio Meazza: «Primo passo di un cammino che chiuderà una partita trentennale»
19 maggio 2021
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SASSARI. Due concorsi di idee, pronti a partire, per la riqualificazione dello spazio di via XXV Aprile e la “rifunzionalizzazione” di quello che tutti conoscono come l’ex gazometro, ma in realtà è la centrale elettrica che diede per la prima volta luce pubblica alla città. Undici milioni che l’amministrazione comunale vuole a ogni costo mettere a correre entro l’anno, partendo con le progettazioni definitiva ed esecutiva, primo tassello del maxi progetto da 28 milioni del nuovo centro intermodale. Con gli altri due pezzi del puzzle, la revisione della viabilità con ben cinque rotatorie e soprattutto la definizione con Rfi del passaggio dell’area all’interno della stazione che ospiterà la zona di interscambio ferro-gomma vera e propria, che nel mentre vanno avanti. «Un progetto complesso e articolato, che abbiamo deciso di “mettere a terra” partendo dal lotto che era più agevole. Quello di questa area di 12mila metri quadrati che da decenni attende il giusto rilancio. La cui bonifica è conclusa, per l’uso che abbiamo deciso di farne. E per cui manca solo il “collaudo” e una conferenza di servizi con Provincia e Arpas».
Parole dell’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Meazza, che ieri insieme al dirigente del Settore Pier Giovanni Melis e al Rup designato, l’ingegnere Teodolinda Pilia, ha guidato il sopralluogo in via XXV Aprile della IV commissione presieduta da Giommaria Ventura. «Il cambio di programma che abbiamo deciso – ha detto Meazza – ha permesso di sbloccare gli impasse di quasi un quarto di secolo, destinando questa area a un parcheggio a raso e punti di snodo per bike sharing e car sharing, tutto coperto da una “piazza” sopraelevata che fiancheggerà corso Vico, dando sfogo alla parte bassa della città vecchia e accogliendo le istanze dei residenti rispetto alla necessità di spazi pubblici dedicati al verde e alla socialità. Il tutto per un costo di circa 6,7 di milioni». Spazio poi alla rifunzionalizzazione della palazzina della ex centrale elettrica, costruita tra 1915 e il 1916 e sottoposta a vincolo della Soprintendenza come importante esempio di archeologia industriale cittadina: «Stiamo facendo – ha spiegato Pilia – un’approfondita analisi storica sulla palazzina. Che nasce come centrale elettrica, tramite cui si diede luce pubblica alla città. Poi è passata alla Pani ed tornata al pubblico negli anni ’70 diventando sede dell’Atp». «Al suo recupero globale – ha chiuso Meazza – e alla sua rifunzionalizzazione sono dedicati oltre 4,8 milioni. E il suo ruolo sarà dare tutti i servizi che coerentemente servono a un centro intermodale, di cui il posteggio sarà al servizio. Biglietteria, accoglienza. E in generale tutto quello che il vincitore del concorso di idee dedicato saprà proporci».
«Abbiamo avviato tutte le azioni amministrative per concretizzare questi due interventi – ha spiegato Meazza –. Stiamo finendo il documento preliminare e, non appena arriverà il via libera dell’Arpas, pubblicheremo l’avviso. Faremo di tutto per assegnare ai vincitori dei concorsi i successivi gradi di progettazione entro il 2021, in modo da poter andare in gara e appaltare i lavori entro il 2022. Portando avanti nel mentre anche gli altri due step per la realizzazione del progetto complessivo. Sappiamo che i tempi dei lavori pubblici devono tenere conto di tante variabili. Ma la riqualificazione di quest’area e la conclusione del progetto complessivo è, per questa amministrazione, una priorità assoluta».
Parole dell’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Meazza, che ieri insieme al dirigente del Settore Pier Giovanni Melis e al Rup designato, l’ingegnere Teodolinda Pilia, ha guidato il sopralluogo in via XXV Aprile della IV commissione presieduta da Giommaria Ventura. «Il cambio di programma che abbiamo deciso – ha detto Meazza – ha permesso di sbloccare gli impasse di quasi un quarto di secolo, destinando questa area a un parcheggio a raso e punti di snodo per bike sharing e car sharing, tutto coperto da una “piazza” sopraelevata che fiancheggerà corso Vico, dando sfogo alla parte bassa della città vecchia e accogliendo le istanze dei residenti rispetto alla necessità di spazi pubblici dedicati al verde e alla socialità. Il tutto per un costo di circa 6,7 di milioni». Spazio poi alla rifunzionalizzazione della palazzina della ex centrale elettrica, costruita tra 1915 e il 1916 e sottoposta a vincolo della Soprintendenza come importante esempio di archeologia industriale cittadina: «Stiamo facendo – ha spiegato Pilia – un’approfondita analisi storica sulla palazzina. Che nasce come centrale elettrica, tramite cui si diede luce pubblica alla città. Poi è passata alla Pani ed tornata al pubblico negli anni ’70 diventando sede dell’Atp». «Al suo recupero globale – ha chiuso Meazza – e alla sua rifunzionalizzazione sono dedicati oltre 4,8 milioni. E il suo ruolo sarà dare tutti i servizi che coerentemente servono a un centro intermodale, di cui il posteggio sarà al servizio. Biglietteria, accoglienza. E in generale tutto quello che il vincitore del concorso di idee dedicato saprà proporci».
«Abbiamo avviato tutte le azioni amministrative per concretizzare questi due interventi – ha spiegato Meazza –. Stiamo finendo il documento preliminare e, non appena arriverà il via libera dell’Arpas, pubblicheremo l’avviso. Faremo di tutto per assegnare ai vincitori dei concorsi i successivi gradi di progettazione entro il 2021, in modo da poter andare in gara e appaltare i lavori entro il 2022. Portando avanti nel mentre anche gli altri due step per la realizzazione del progetto complessivo. Sappiamo che i tempi dei lavori pubblici devono tenere conto di tante variabili. Ma la riqualificazione di quest’area e la conclusione del progetto complessivo è, per questa amministrazione, una priorità assoluta».