Su una roccia il ricordo di un uomo coraggioso
di Mauro Tedde
A Nulvi una lapide nel punto dove il vigile del fuoco Tonello Scanu morì folgorato Toccante cerimonia per non dimenticare la tragedia sul lavoro di 14 mesi fa
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SASSARI. Una roccia. Questo sostantivo è usato come sinonimo di persona forte, robusta, solida, sia fisicamente che psicologicamente. Proprio come era il carattere di Tonello Scanu, forte, solido, tenace, coraggioso. Non ha tentennato un attimo quella mattina, quando insieme alla sua squadra di vigili del fuoco era stato chiamato a intervenire, al termine di una notte da lupi, a Nulvi, quando un violento temporale aveva strappato i cavi dell’alta tensione che erano caduti a bordo strada.
Aveva appeno messo il piede a terra dal mezzo dei vigili del fuoco e la corrente a 15mila volt lo aveva folgorato. Tonello Scanu, 54 anni, vice coordinatore dei Vigili del fuoco di Sassari, era rimasto lì, a bordo strada, inutilmente soccorso dai colleghi in preda alla disperazione e subito dopo dai sanitari del 118. Sotto una pioggia fredda e incessante. Coperto con il suo giaccone d’ordinanza di cui andava fiero.
Era il 28 dicembre del 2020 e la tragica fine di Tonello Scanu sconvolse tutti, familiari, colleghi ma anche i nulvesi che quel guasto lungo la linea elettrica che serve buona parte del paese aveva lasciato al buio. Ed è proprio su una roccia che si affaccia sulla stradina dove è avvenuto il terribile infortunio sul lavoro, ai piedi di un palo dell’alta tensione, che i familiari, insieme con il Comune di Nulvi, hanno voluto installare una piccola lapide in suo ricordo. Incastonati nella roccia, a perenne ricordo, la sua foto, il suo nome, lo stemma dei Vigili del fuoco. Nelle nicchie scavate dal tempo nella pietra tanti fiori e una corona d’alloro. La lapide in memoria di Tonello Scanu è stata scoperta ieri, con una commovente cerimonia, alla presenza dei familiari, del sindaco di Nulvi Antonello Cubaiu, del sindaco di Ossi (il suo paese) Pasquale Lubinu, dei rappresentanti del Comune, dei rappresentanti del Comando dei Vigili del fuoco di Sassari presenti con i loro ufficiali e con un picchetto d’onore, di una folta delegazione dell’Associazione nazionale di Vigili del fuoco, del parroco di Nulvi don Pietro Pruneddu che ha benedetto la lapide, dei carabinieri di Nulvi e di tantissimi amici e conoscenti di Tonello Scanu, il “gigante buono”, come lo ha definito il sindaco di Ossi, che si era fatto apprezzare sempre per la sua professionalità, generosità e umanità.
Una cerimonia semplice ma molto intensa, scandita dal fischio del vento sui fili elettrici della linea e accompagnata in cielo dal volo dell’elicottero dei Vigili del fuoco. Tenere e commoventi le parole della vedova di Tonello, Katia Cortorillo, che fra le lacrime ha ringraziato tutti, forti e cariche di significati quelle dei due primi cittadini di Nulvi e di Ossi. Nulvi avrà sempre un debito di riconoscenza nei confronti di questo grande uomo, caduto sul lavoro.
Aveva appeno messo il piede a terra dal mezzo dei vigili del fuoco e la corrente a 15mila volt lo aveva folgorato. Tonello Scanu, 54 anni, vice coordinatore dei Vigili del fuoco di Sassari, era rimasto lì, a bordo strada, inutilmente soccorso dai colleghi in preda alla disperazione e subito dopo dai sanitari del 118. Sotto una pioggia fredda e incessante. Coperto con il suo giaccone d’ordinanza di cui andava fiero.
Era il 28 dicembre del 2020 e la tragica fine di Tonello Scanu sconvolse tutti, familiari, colleghi ma anche i nulvesi che quel guasto lungo la linea elettrica che serve buona parte del paese aveva lasciato al buio. Ed è proprio su una roccia che si affaccia sulla stradina dove è avvenuto il terribile infortunio sul lavoro, ai piedi di un palo dell’alta tensione, che i familiari, insieme con il Comune di Nulvi, hanno voluto installare una piccola lapide in suo ricordo. Incastonati nella roccia, a perenne ricordo, la sua foto, il suo nome, lo stemma dei Vigili del fuoco. Nelle nicchie scavate dal tempo nella pietra tanti fiori e una corona d’alloro. La lapide in memoria di Tonello Scanu è stata scoperta ieri, con una commovente cerimonia, alla presenza dei familiari, del sindaco di Nulvi Antonello Cubaiu, del sindaco di Ossi (il suo paese) Pasquale Lubinu, dei rappresentanti del Comune, dei rappresentanti del Comando dei Vigili del fuoco di Sassari presenti con i loro ufficiali e con un picchetto d’onore, di una folta delegazione dell’Associazione nazionale di Vigili del fuoco, del parroco di Nulvi don Pietro Pruneddu che ha benedetto la lapide, dei carabinieri di Nulvi e di tantissimi amici e conoscenti di Tonello Scanu, il “gigante buono”, come lo ha definito il sindaco di Ossi, che si era fatto apprezzare sempre per la sua professionalità, generosità e umanità.
Una cerimonia semplice ma molto intensa, scandita dal fischio del vento sui fili elettrici della linea e accompagnata in cielo dal volo dell’elicottero dei Vigili del fuoco. Tenere e commoventi le parole della vedova di Tonello, Katia Cortorillo, che fra le lacrime ha ringraziato tutti, forti e cariche di significati quelle dei due primi cittadini di Nulvi e di Ossi. Nulvi avrà sempre un debito di riconoscenza nei confronti di questo grande uomo, caduto sul lavoro.