La Nuova Sardegna

Sassari

L'incompiuta

Porto Torres, terminal crociere in stato di abbandono nel mirino dei vandali

Porto Torres, terminal crociere in stato di abbandono nel mirino dei vandali

Recinzione abbattuta e vetrate imbrattate. L'incompiuta era stata finanziata dieci anni fa

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i Gavino Masia

PortoTorres Gran parte della recinzione del terminal croceristico – l’incompiuta più datata all’interno del porto - è stata abbattuta nei giorni scorsi dai vandali. Ignoti sono infatti entrati indisturbati proprio dall’ingresso della struttura pasticciando poi l’intera vetrata con dello spray. La tensostruttura Lunardi, dal nome del ministro dei Lavori pubblici che finanziò l’opera oltre un decennio fa, è abbandonata e rischia di essere distrutta come è avvenuto qualche centinaio di metri più avanti per il mercato ittico.

Confisca Due anni fa la Cassazione aveva disposto la confisca definitiva dell’intero capitale sociale e del patrimonio della società Lakit srl, l’azienda che aveva vinto la gara d’appalto per la costruzione del terminal, confermando le decisioni del tribunale e della Corte d’appello di Roma. La notizia era arrivata dal ministero delle Infrastrutture, su richiesta del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche e in seguito a una interrogazione che aveva presentata il consigliere regionale dei Progressisti Gian Franco Satta. L’amministratore della società Lakit, nel contempo, aveva comunicato l’intendimento di portare a conclusione i lavori nel terminal, indicando anche gli interventi da completare entro il 31 luglio 2021. Ovvero: il montaggio delle vetrate, delle porte interne e degli apparecchi igienico sanitari e diverse opere di finitura.

Incompiuta Assicurazioni vane quelle della società Lakit, che non ha portato a termine le lavorazioni secondo il cronoprogramma proposto e ha ricevuto la risoluzione contrattuale in danno secondo quanto stabilito dal codice che regola gli appalti. La stessa Agenzia nazionale aveva deciso però di subentrare alla Lakit nel completamento dei lavori sul terminal entro l’estate 2022, secondo una soluzione giuridicamente compatibile che aveva avuto anche il parere positivo da parte dell'Avvocatura dello Stato. Il tutto per non ritardare oltremodo il completamento dei lavori. Un nulla di .

Intermodale L’area dove sorge il terminal crociere fa parte di un disegno più ampio che negli anni scorsi è stato progettato e ideato come polo logistico e dei servizi. In quella zona portuale doveva infatti nascere il centro intermodale per consentire un ordinato e funzionale scambio dei mezzi di trasporto per le migliaia di passeggeri che ogni anno transitano nello scalo marittimo. «Nei nostri piani l’opera ha un ruolo strategico – aveva dichiarato nei mesi scorsi il sindaco Massimo Mulas - perché offrirebbe un servizio essenziale all'interno dell'area di sicurezza. È necessario costruire anche l'infrastruttura che consenta il collegamento tra l'edificio e la cosiddetta zona sterile: si tratta di un'opera che la città sta aspettando da tanto tempo e che rappresenta un tassello fondamentale del progetto complessivo di riqualificazione del porto».

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