Fois: “Emergenza strade, la Regione sblocchi i fondi”
Non ci sono soldi per i 2400 chilometri della rete provinciale di Sassari
Sassari Una rete di 2400 chilometri di strade provinciali, che collega i 92 Comuni del nord dell’Isola e si appresta a “reggere” la maggior parte del traffico turistico estivo. E che è in condizioni di sicurezza critiche, con l’impossibilità da parte della Provincia di fare fronte agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per i quali servirebbero almeno 30 milioni l’anno. Soldi che l’ente retto da Pietrino Fois chiaramente non ha in cassa. Con la Regione grande assente, che non solo non finanzia le istanze inoltrate per i progetti strategici (265 milioni) o per quelli urgenti (46 milioni), ma non riesce nemmeno a sbloccare i 2 milioni di euro destinati a Sassari nel collegato alla finanziaria, bloccato da febbraio «che consentirebbero – attacca l’amministratore unico – almeno di realizzare un certo numero di interventi finalizzati ad assicurare minime condizioni di sicurezza per residenti e turisti». Chiama di nuovo a raccolta i sindaci del territorio Pietrino Fois, dopo il sit-in del 3 luglio all’incrocio tra le provinciali Sp 3 e Sp 15 a Tissi, scelto come simbolo di tutti gli interventi legati alla sicurezza che non si possono più rinviare. E, insieme a loro, chiede l’aiuto dei consiglieri regionali «per fare, ognuno per la sua parte, il possibile per districare questo eterno rimpallo di responsabilità, accelerare la distribuzione delle poche risorse già assegnate, intervenire sul dibattito in corso ma anche sulle prospettive future di una rete stradale figlia di nessuno, in carico a una provincia svuotata di competenze e di risorse, che fa da collettore delle giuste istanze di Comuni letteralmente disperati». Un appello raccolto dal presidente del consiglio Michele Pais e dai consiglieri regionali Gianfranco Ganau del Pd, Desirè Manca del M5s e Gianfranco Satta dei Progressisti, presenti ieri pomeriggio in sala Angioy. «È evidente – spiega Pais – che c’è un problema di competenze da ridisegnare, di un’architettura istituzionale che rimetta al centro le Provincie, destinandogli competenze e risorse. Per quello che riguarda le urgenze la Regione ha stanziato 10 milioni, chiaramente insufficienti visto che per rimettere in piedi la rete delle strade provinciali dell’Isola servirebbero miliardi, ma comunque è un segnale, un punto di partenza e una dimostrazione di attenzione». «La verità – attaccano Ganau, Satta e Manca – è che i dieci milioni promessi, assolutamente insufficienti, sono inchiodati nell’infinita discussione sul collegato alla finanziaria. E che la clamorosa assenza della Regione, dimostrata dai dati esposti oggi in Provincia, sta causando una progressiva accelerazione del degrado delle infrastrutture stradali sempre più difficile da recuperare». «Non vogliamo puntare il dito contro nessuno – sottolinea Fois – anche se è evidente che gli unici fondi che arrivano sono quelli statali. Il punto è chiarire una volta per tutte se ci sono le risorse, e perché non arrivano. E ognuno deve fare la sua parte per questo. Noi abbiamo raccolto le istanze dei sindaci, e messo insieme una serie di priorità per le quali ci sono da trovare 8 milioni di risorse». «Si tratta del rifacimento della fondazione e della pavimentazione stradale del tratto Osilo-Nulvi della strada provinciale dell’Anglona per i quali servono 2 milioni – spiega il dirigente Giovanni Milia – dei lavori di rifacimento dell’opera d’arte al km 0+750 della Sp 41 bis di attraversamento del Rio Banzos (1 milione), del completamento di lavori di realizzazione del raccordo tra Buddi Buddi ed ex 131 (1 milione), dell’elevazione dei livelli di sicurezza lungo la Sp 15M, con la realizzazione svincolo a piani sfalsati nell’intersezione con la Sp 3 (2,5 milioni) della riqualificazione dell’intersezione a piani sfalsati tra Sp 30 e 131bis nel comune di Thiesi (800mila euro) e dei lavori di messa in sicurezza dì alcuni tratti della Sp 50 Thiesi-Romana (950mila)». «Oggi – continua Fois – abbiamo scritto una lettera all’assessore regionale ai lavori pubblici chiedendo espressamente il finanziamento di queste opere e confidando in un positivo accoglimento della richiesta in tempi rapidi, al fine di consentire l’immediato avvio delle attività tecnico-amministrativo per l’attuazione dei procedimenti in questione. Ma quello che più di ogni altra cosa vogliamo è che, chi di dovere, prenda in carico una situazione ormai ingestibile, nella quale invece di tagliare occorre incrementare gli interventi per assicurare, quantomeno, sufficienti condizioni di sicurezza attraverso interventi riguardanti, in linea generale, i ripristini del manto stradale, la messa in sicurezza delle intersezioni a raso, l’installazione di adeguati sistemi di ritenuta e la regimazione delle acque meteoriche. La mancata realizzazione degli interventi di manutenzione periodica, ha comportato la progressiva accelerazione del degrado delle strade, creando situazioni di grave pregiudizio nei livelli di sicurezza che potrebbe anche determinare la necessità di chiusura di alcuni collegamenti. Nessuno si può girare dall’altra parte».