La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Diffamazione, Eugenio Zoffili in aula conferma le accuse

di Luca Fiori
Diffamazione, Eugenio Zoffili in aula conferma le accuse

Sotto accusa un post su Facebook contro l’ex coordinatore della Lega Sardegna

13 luglio 2023
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Sassari È comparso stamattina in tribunale a Sassari in qualità di persona offesa e ha confermato le accuse davanti al giudice monocratico Sara Pelicci, l’ex coordinatore della Lega Sardegna Eugenio Zoffili  che attraverso i suoi legali Francesco Porcu e Claudia Eccher, si era opposto alla richiesta di archiviazione per un giovane di Porto Torres a processo per diffamazione.

Tra le frasi incriminate una in particolare: «Sacco di mer.., lontano devi stare (...) La memoria l’abbiamo lunga e spero un giorno di potervi riempire di piombo dal primo all’ultimo». Così il giovane si era espresso a maggio di due anni fa in un post pubblicato sulla bacheca facebook di Eugenio Zoffili, all’epoca coordinatore regionale della Lega Sardegna. E per quelle frasi è finito a processo. L’imputato, difeso dall’avvocato Ena Salvatorica Cadau, aveva scritto il commento come risposta all’inserimento (da parte di Zoffili) della comunicazione relativa a una manifestazione organizzata dalla Lega a Cagliari e che si sarebbe tenuta il mese successivo.

Zoffili, in quell’occasione, sentendosi insultato e offeso, aveva presentato una denuncia per diffamazione e al termine delle indagini preliminari il pubblico ministero Mario Leo aveva chiesto l’archiviazione del procedimento.

Ma Zoffilii era opposto e stamattina in aula ha confermato di essersi sentito diffamato. Il pm Leo, sostanzialmente, aveva ritenuto la condotta dell’indagato scriminata dal diritto di critica politica e aveva reputato la minaccia “generica e poco credibile”. Di parere opposto l’ex coordinatore della Lega Sardegna secondo il quale le espressioni utilizzate dal 27enne non avrebbero rispettato il limite della continenza espressiva e della correttezza del linguaggio. Oltretutto il contenuto minatorio del post, che evocava il ricorso alla lotta armata per eliminare l’avversario politico, non poteva essere ricondotto a un fenomeno “da tastiera”. Il gip Carmela Rita Serra, condividendo e accogliendo le argomentazioni contenute nell’opposizione presentata dai difensori di Zoffili – e ritenendo le espressioni dell’imputato «gratuitamente offensive della dignità di Zoffili senza necessità né giustificazione» – aveva ordinato al pm di formulare l’imputazione.

Il 27 novembre è prevista l’audizione testi della parte civile, rappresentata dai legali Mattia Celva e Francesco Porcu, tra cui alcuni esponenti politici.

Durante l'udienza i legali dell’ex coordinatore è stato  fatto riferimento anche al video di scuse del 28enne ma anche a un altro intervento, sempre su Facebook, in cui insultava il partito del Carroccio. «Era molto preoccupato – ha detto Zoffili -, anche dal punto di vista familiare».

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