Sassari, un nuovo quartiere green tra via Nenni e il palazzetto
Ultimo via libera al progetto di lottizzazione, previsti 33 lotti con ville mono e bifamiliari e due palazzine di edilizia pubblica
Sassari Un nuovo quartiere “green” è pronto a sorgere nel cuore della parte alta della città. Dopo un complesso e lungo iter è infatti arrivato l’ultimo via libera per il piano urbanistico attuativo per la sottozona C3a a Serra Secca, un lotto di quasi 5 ettari lungo la parte di via Nenni che scorre alle spalle del PalaSerradimigni e lambisce via Paolo Galleri.
Una zona di altissimo pregio immersa nella fascia periurbana della corona olivetata dove ancora convivono residuali funzioni agricole con un edificato urbano diffuso. Nei giorni scorsi l’ultimo disco verde, atteso dai proprietari dei 34 lotti da quando il Comune ha adottato definitivamente, nel dicembre 2019, il piano di lottizzazione: quello della conferenza di servizi relativa alle opere di urbanizzazione primaria a carico del comparto. Opere la cui realizzazione partirà a breve e a cui seguirà la costruzione del piccolo quartiere.
Le cubature (circa 22mila metri cubi) che verranno realizzate “ricuciono” l’ampio fazzoletto di verde residuo nel quale le uniche opere di urbanizzazione sono presenti lungo la direttrice di via Nenni con sottoservizi relativi alla fognatura urbana, alla rete di adduzione idrica, all’impianto di illuminazione pubblica ed alla rete Telecom. Poi una cabina Enel e otto fabbricati monofamiliari, per accedere ai quali non è presente, nonostante il tratto di strada che sbuca a Monte Bianchinu sia frequentato anche da pedoni, alcun marciapiede. La dimensione dei lotti, 34 in totale, varia da un minimo di circa 330 metri quadri (potrà ospitare una villa monofamiliare) ad un massimo di 960 (tipologia bifamilare)
E' inoltre presente un macro lotto di 2.627 metri destinato a residenze plurifamiliari. L’altezza massima degli edifici sarà di 7.50 metri e il rapporto di copertura è del 50%. Il macro lotto 34, con indice fondiario circa di 4.05 mc/mq, è destinato all’edilizia residenziale pubblica ed ospita in totale una volumetria di 9790 metri cubi suddivisa in più corpi di fabbrica alti due livelli più piano attico e con un rapporto di copertura del 60%.
L’idea è di realizzare un quartiere ecosostenibile di nuova generazione nel quale il programma ecologico ed i suoi contenuti tecnologici si fondono in un progetto di architettura urbana green, con una serie di principi guida che diventano norme tecniche di attuazione del piano stesso. La sostenibilità dei cicli ecologici in ambiente urbano riguarderà il ciclo dell’energia, con il tema del contenimento dei consumi e con quello della produzione “distribuita” di energia da fonti rinnovabili, il ciclo dell’acqua, che interessa la permeabilità del suolo, il riciclo delle acque meteoriche e l’invarianza idraulica. E ancora il ciclo della CO2 con il tema della bioedilizia, del ciclo dei materiali e del verde. Tutti fabbricati, che nei rendering (indicativi) dei progettisti sono caratterizzati da linee pulitissime e stile “nordico”, avranno le caratteristiche degli edifici ad energia quasi zero, edifici ad alte prestazioni, con una bassissimo fabbisogno energetico coperto in parte o completamente con le fonti rinnovabili.
La strategia progettuale prevede il ricorso ai concetti di edificio passivo che riduce fortemente la domanda di energia con l'isolamento spinto, il recupero del calore dall'aria di rinnovo, le protezioni solari, per poi coprire il fabbisogno energetico residuo con le rinnovabili. Il tutto con sensibile riduzione dei consumi e della bolletta energetica, un migliore comfort abitativo perché un involucro edilizio efficiente riduce le fluttuazioni della temperatura interna e in una sostenibilità ambientale in quanto un edificio a consumo energetico zero o quasi zero. Le opere di urbanizzazione primaria previste all’interno del comparto saranno realizzate a carico della proprietà a scomputo degli oneri da corrispondere al Comune come indicato nello schema di convenzione.
Il progetto preliminare/definitivo delle opere di urbanizzazione primaria riguarda: il sistema della mobilità composto da sedi viarie, aree di sosta, marciapiedi, piste ciclabili e verde stradale (aiuole lineari). E ancora la rete di adduzione idrica, la rete fognaria, la rete di illuminazione pubblica, la rete di distribuzione elettrica e le reti telecomunicazioni e dati.
L’illuminazione delle strade perimetrali si avvarrà di sistemi a Led che, oltre a garantire un forte risparmio energetico e l’assenza di inquinamento luminoso, assicurano una lunga durata e una manutenzione ridotta al minimo.