La Nuova Sardegna

Sassari

Carcere nel mirino

Detenuto provoca un incendio e si barrica in cella: in ospedale sei agenti intossicati dal fumo

Detenuto provoca un incendio e si barrica in cella: in ospedale sei agenti intossicati dal fumo

Momenti di paura a Bancali, il segretario della UilPa: “I poliziotti hanno rischiato la vita per liberare la sezione e mettere tutti in salvo”

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Sassari Momenti di paura nel pomeriggio di oggi 5 febbraio all’interno del carcere di Bancali. Sei agenti della polizia penitenziaria sono finiti in ospedale dopo che un detenuto (che pochi giorni fa aveva anche aggredito un sovrintendente) ha provocato un incendio nella propria cella, si è barricato e non ha consentito l’ingresso agli agenti.

A renderlo noto è Michele Cireddu, segretario generale della UilPa (polizia penitenziaria) della Sardegna che ha raccontato quei momenti: “Le fiamme si sono propagate con velocità e i fumi nocivi hanno invaso l’intera sezione con i detenuti che sono entrati nel panico. Nonostante la visibilità ridotta ai minimi termini e l’aria irrespirabile gli agenti sono riusciti a entrare nella cella dell’autore dell’incendio”.

Un  intervento reso ancora più difficile dal fatto che il detenuto “ha aggredito un agente – aggiunge Cireddu - che lo portava in salvo. Altri poliziotti hanno immediatamente fatto evacuare l’intera sezione mettendo in sicurezza tutti i detenuti e sono poi riusciti con difficoltà a domare le fiamme”.

Sei poliziotti sono stati trasportati in ospedale perché hanno respirato i fumi tossici provocati dall’incendio. Non si sono risparmiati, rischiando anche la propria vita mentre liberavano le celle.

“Da troppi anni ormai l’Istituto non è gestito da un comandante e da un direttore in pianta stabile – conclude il segretario della UilPa – e questa precarietà gestionale si ripercuote inevitabilmente sul personale che non ha una linea gestionale univoca. La polizia penitenziaria sta pagando giornalmente
questa inerzia gestionale e si sente letteralmente abbandonata”.

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