La Nuova Sardegna

Sassari Spiava i propri dipendenti, grazie a delle telecamere installate all’interno della propria attività e rivolte proprio verso le postazioni occupate dal personale.

L’imprenditore del centro storico di Sassari non aveva però informato le autorità competenti e gli agenti della polizia hanno così fatto scattare nei suoi confronti la denuncia per la violazione dello statuto dei lavoratori. La vicenda è emersa nel corso dell’ultima operazione condotta dalla questura di Sassari nelle strade del centro storico cittadino.

Martedì, il personale della divisione di polizia amministrativa e sociale della questura, supportato dalla polizia municipale, ha svolto numerosi controlli in diverse attività commerciali della città vecchia. Diverse le sanzioni elevate a causa di violazioni amministrative. Oltre all’imprenditore che spiava i propri dipendenti, sono stati sanzionati altri due titolari di attività per occupazione abusiva di suolo pubblico e mancata esposizione degli orari di esercizio. Durante la giornata, inoltre, sono state identificate in tutto 150 persone e controllati circa 100 veicoli.

L’attività fa seguito a quella di una decina di giorni fa, sempre condotta dagli agenti della questura di Sassari, tra San Donato, corso Vittorio Emanuele, piazza Mazzotti, piazza Sant’Antonio e piazza Tola.

Una serie di servizi di controllo del territorio straordinari, con lo scopo di prevenire e reprimere i reati legati allo spaccio o alle aggressioni. Tra il 22 e il 23 settembre erano state elevate 15 sanzioni per altrettante infrazioni al codice della strada.

Fra i titolari di esercizi commerciali, sono state elevate complessivamente sette sanzioni amministrative dopo aver riscontrato inosservanze nell’ambito della normativa di settore, come la mancata esposizione di licenze e della prevista cartellonistica o l’assenza della perizia fonometrica.