Riciclaggio e peculato, in tribunale Antonino Becciu e il vescovo di Ozieri Corrado Melis
Si apre l’udienza preliminare, nove gli imputati, fra i quali il fratello del cardinale Angelo Becciu, condannato in Vaticano a 5 anni e sei mesi
Sassari Sono entrati pochi minuti fa nel tribunale di Sassari il vescovo di Ozieri, monsignor Corrado Melis, e Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo.
Nella mattinata di oggi mercoledí 2 ottobre nell'aula del gup si è infatti aperta l'udienza preliminare nei confronti di nove imputati, tra cui proprio il vescovo di Ozieri e Antonino Becciu, in qualità di responsabile della cooperativa sociale Spes.
E ancora il direttore della Caritas don Mario Curzu, Giovanna Pani, Maria Luisa Zambrano, Francesco Ledda, Franco Demontis, Luca Saba e Roberto Arcadu.
L’inchiesta è quella per riciclaggio e peculato: secondo la Procura di Sassari – rappresentata davanti al gup Sergio De Luca dal pubblico ministero Gianni Caria – alcuni imputati (sono esclusi Arcadu, Demontis e Saba che devono rispondere solo di favoreggiamento e false dichiarazioni al pm) avrebbero fatto confluire fondi dell’8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes.
Gli atti parlano di una somma complessiva di oltre due milioni di euro arrivati nella disponibilità della Spes fra gennaio del 2013 e febbraio del 2023.
Lo scorso dicembre, il cardinale Angelo Becciu, ex sostituto per gli Affari generali ed ex prefetto per le Cause dei santi, era stato condannato dal Tribunale vaticano a cinque anni e sei mesi di reclusione al termine del processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e sulla compravendita del palazzo di Londra.
Nell'udienza di oggi le questioni preliminari e l'eventuale costituzione delle parti civili.