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Consiglio comunale

Revoca del progetto per il Canalone a Sassari, la mozione in Consiglio non passa

Sassari un rendering del Canalone al Fosso della Noce
Sassari un rendering del Canalone al Fosso della Noce

Il sindaco Giuseppe Mascia: «No a quell’opera, ma fermare l’iter adesso non fa il bene della città»

14 novembre 2024
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Sassari «Quest’amministrazione ritiene contrario all’interesse della collettività revocare la delibera di approvazione del progetto e l’aggiudicazione dell’appalto integrato. Ciò esporrebbe il Comune a richieste di indennizzo da parte dell’aggiudicatario e alla perdita certa dei finanziamenti ministeriali e regionali. Riteniamo invece prioritario ricercare una soluzione che coniughi la salvaguardia e la valorizzazione del territorio alla messa in sicurezza idraulica. Questo può avvenire attraverso il procedimento di Via, l’approfondimento progettuale e lo svolgimento della conferenza dei servizi decisoria. Va ricordato che il Comune di Sassari, già prima dell’avvio del procedimento di Via, ha avviato il confronto con l’Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna per valutare una variante al Pai per mitigare le aree di pericolosità e il livello di rischio».

Così il sindaco Giuseppe Mascia giovedì 14 in consiglio comunale durante la discussione sulla mozione, presentata dal consigliere della Costituente per Sassari, Mariano Brianda, che chiedeva la revoca del progetto di riduzione del rischio idraulico al Fosso della Noce, meglio noto come “Canalone”, chiedendo la sospensione in autotutela da parte dell’amministrazione comunale. 

Mozione bocciata, con il sindaco che ha continuato: «Va poi evidenziato che i prezzi delle lavorazioni, dall’indizione della gara di appalto a oggi, sono notevolmente aumentati. Ciò potrebbe determinare la necessità di ridurre le opere in progetto, con lo stralcio di parte di esse e la definizione di un lotto di intervento che privilegi per prima cosa rimuovere gli ostacoli al deflusso delle acque all’altezza dei due terrapieni di viale Trieste e viale Trento. Fatte queste precisazioni, e ribadita l’assoluta garanzia offerta dal procedimento di Via, riteniamo che il percorso da noi prospettato sia il più logico e il più coerente con la valorizzazione dell’area. Quanto alla richiesta di coinvolgimento della comunità: l’iter del procedimento di Via prevede il coinvolgimento dei soggetti istituzionali e del pubblico interessato, per recepire eventuali contributi migliorativi. Quanto al futuro della valle, abbiamo già detto di voler prevedere il massimo coinvolgimento attraverso un concorso di idee e altri meccanismi di partecipazione».

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