La Nuova Sardegna

Sassari

Lo scontro politico

Fondi per Capodanno, l’accusa di Alghero: «Favoritismi per Castelsardo»

di Davide Pinna

	L'assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu e l'ex sindaco di Alghero Marco Tedde
L'assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu e l'ex sindaco di Alghero Marco Tedde

L’ex sindaco Marco Tedde (Forza Italia) e il consigliere Christian Mulas contro l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, ex sindaco della cittadina dei Doria

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Sassari I fuochi d’artificio di Capodanno arrivano con largo anticipo, rispetto alla mezzanotte del 31 dicembre. I botti sono quelli dello scontro politico che vede mezza politica algherese contro l’assessore al turismo Franco Cuccureddu, accusato di aver favorito la sua Castelsardo (ne è stato sindaco per quindici anni, fra il 2000 e il 2019), nel bando regionale per i finanziamenti pubblici ai singoli comuni. 

Il primo colpo lo ha sparato Christian Mulas, consigliere comunale algherese eletto proprio nelle liste della creatura politica di Cuccureddu, Orizzonte Comune. Immediata la reazione del coordinatore provinciale del partito, il sassarese (nel capoluogo è assessore alla Mobilità), Massimo Rizzu. Poi, è scesa in campo l’artiglieria pesante: quella di Marco Tedde, ex sindaco della cittadina catalana e consigliere regionale per Forza Italia: «Castelsardo ha 5.800 abitanti e prevede un concerto da 10mila spettatori: ipotesi abbastanza surreale. Così però ottiene molti più fondi rispetto a chi ha inventato il Capodanno in Sardegna, Alghero»

Ma meglio andare con ordine. L’esca l’ha lanciata Christian Mulas, ex Udc ed eletto nella coalizione Cacciotto nella lista di Orizzonte Comune, la creatura politica di Franco Cuccureddu. «Il Capodanno algherese è ormai un marchio consolidato, ma l’assessorato Regionale al Turismo ha preferito favorire comuni come, guarda il caso, Castelsardo, che non hanno né la stessa tradizione né la stessa storia in fatto di capodanni». 

Immediata la reazione di Orizzonte Comune. Il coordinatore provinciale Rizzu, prima, ha sottolineato come Alghero avesse ricevuto il doppio dei finanziamenti rispetto allo scorso anno. Poi, ha aggiunto: «Mulas non fa parte di Orizzonte Comune e non ha alcuna autorizzazione a usarne il simbolo. L’unico che può farlo, ad Alghero, è il coordinatore cittadino Antonio Cardin».

Proprio la nomina di Cardin nel cda della partecipata Alghero In House aveva mandato su tutte le furie Mulas, provocando una fattura che a questo punto non sembra destinata a rimarginarsi.

Poi arrivano Marco Tedde e il direttivo algherese di Forza Italia, che parlano di «abnorme proliferazione del Capodanno, che danneggia il settore ricettivo». Parole velenose Tedde le riserva a Cuccureddu: «È riuscito a inserire la sua Castelsardo fra i “grandi Capodanno”, garantendole circa 320.000 euro a fronte di somme di gran lunga inferiori concesse a comuni di dimensioni più importanti».

Secondo Tedde, la cittadina dei Doria non porterà davvero le 10mila persone necessarie per ottenere il massimo dei finanziamenti: «Il piano di sicurezza della notte di San Silvestro prevede per Castelsardo, paese di 5.800 abitanti, una capienza in piazza di oltre 10.000 persone. Ipotesi abbastanza surreale per un borgo che certamente non dispone di uno spazio così ampio. Ci pare straordinariamente ingiusto il fatto che ad Alghero, ossia la città che ha inventato 30 anni fa il Capodanno in piazza, vengano assegnate risorse pari ad € 8,87 per abitante e a Castelsardo € 55.21 per abitante. Cioè, oltre il 620% in più».

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