Il fratello di Gavina Massidda: «Ogni volta che chiudo gli occhi ti penso»
Nella chiesa di San Pio X a Li Punti l’ultimo saluto alla 57enne di origini sassaresi travolta e uccisa da un tram in Belgio, dove viveva e lavorava
Sassari «Ogni volta che chiudo gli occhi ti penso» è cominciata con queste parole, la lettera rivolta da Walter Massidda a sua sorella Gavina, travolta e uccisa lo scorso 15 dicembre da un tram nell’area metropolitana di Bruxelles. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 27 dicembre, la comunità di Li Punti - il quartiere alla periferia di Sassari dove Walter e Gavina sono cresciuti insieme ai genitori, Giovanni e Monika – si è radunata nella chiesa di San Pio X, per porgere un ultimo saluto alle ceneri della 57enne.
Al termine della messa, celebrata da don Costantino Poddighe, la commovente lettera del fratello Walter. «Sono passati tanti anni da quado siamo partiti dalla nostra amata terra, ci bastò una valigia e tanto coraggio. Ci siamo sostenuti a vicenda in un paese che ci era estraneo e che ci ha accolto. Ad un tratto, quella terra che ci aveva dato tanto ha cominciato a starmi stretta. Io sono tornato, tu hai deciso di restare lì, per stare vicino a tua figlia Monika e al tuo nuovo compagno. Chissà quanti progetti frullavano nella tua testa, ma quel maledetto tram ti ha portato via. Eppure resterai sempre nei nostri cuori».