Sassari, con “Benide a l’adorare” si inaugura il Giubileo
Domani, 5 gennaio, alle 19 il concerto-evento nella cappella del Seminario Arcivescovile
Sassari Domani sera, domenica 5 gennaio, con inizio alle 19, nella cappella del Seminario Arcivescovile in Largo Seminario, si svolgerà il concerto “Benide a l’adorare” . Un evento che è stato concepito come un momento unico, in cui le tradizioni sarde e la spiritualità del Natale si fondono in una suggestiva cornice. Questa iniziativa inaugura il Giubileo, un periodo di grazia e rinnovamento spirituale, celebrando la nascita di Gesù Bambino attraverso un’esperienza intensa di musica, letture e simbolismo.
Gli amici del canto sardo: custodi della tradizione. Protagonisti dell’evento sono gli “amici del canto sardo”, interpreti appassionati e profondi conoscitori del ricco patrimonio musicale isolano. Grazie alla loro dedizione, i canti tradizionali sardi, eseguiti in lingua originale, si intrecciano con il racconto della Natività, offrendo un’autentica testimonianza di fede e appartenenza culturale. Il loro contributo rende questa celebrazione un’occasione speciale per riscoprire le radici di una spiritualità radicata nella vita comunitaria della Sardegna.
La tradizione sarda incontra il Natale. I canti eseguiti dagli “amici del canto sardo” guidano il pubblico in un percorso emozionante e profondamente spirituale. Brani come “Deus ti salvet Maria” e l’evocativo “Benide a l’adorare” accompagnano i momenti più significativi, creando un’atmosfera intima che invita alla riflessione e alla preghiera.
L’atmosfera della cappella. La cappella del Seminario, con la sua architettura intima e mistica, è lo scenario ideale per un evento così carico di simbolismo. Le luci soffuse e le ombre evocative esaltano la bellezza e il mistero della Natività, mentre una riproduzione essenziale della capanna di Betlemme completa la scena.
Personaggi e narrazione. I protagonisti della Natività prenderanno vita attraverso dialoghi e letture in lingua sarda, rendendo la rappresentazione autentica e toccante. Gli “amici del canto sardo” daranno voce al sentimento di umiltà e fede radicato nella tradizione, offrendo un messaggio universale di speranza e amore.
Il coro: cuore del Giubileo. Il coro degli “amici del canto sardo” è il cuore pulsante della rappresentazione. Le loro armonie polifoniche risuonano tra le pareti della cappella, trasportando gli spettatori in un’esperienza coinvolgente che celebra la gioia del Natale e l’inizio del Giubileo. L’evento si conclude con un momento di preghiera e benedizione collettiva. Il canto finale, eseguito dagli “amici del canto sardo,” simboleggia l’unione della comunità e il rinnovamento spirituale, in sintonia con il profondo significato del Giubileo. “Benide a l’adorare” non è solo una rappresentazione natalizia, ma un’opportunità per vivere l’inizio del Giubileo come comunità, immersi nella bellezza della cultura e della fede sarda. Con l’intensa partecipazione degli “amici del canto sardo,” l’evento invita a riflettere sul messaggio universale del Natale: la luce che guida, unisce e rinnova.