Covid: primo morto nel nord Sardegna, medici assolti in Cassazione
I giudici hanno ritenuto inammissibile il ricorso del procuratore generale di Sassari. La vittima era un ambulante di Ossi, morto a marzo del 2020
Sassari La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale della Corte d’Appello di Sassari e ha confermato dunque l’assoluzione nei confronti delle due guardie mediche, Lucio Zirattu e Maria Caterina Cherchi, imputati di omicidio colposo per la morte di Roberto Pais, l'ambulante 51enne di Ossi, prima vittima del Covid 19 nel nord Sardegna nel marzo 2020.
La Corte, presieduta dalla giudice Maria Teresa Lupinu, aveva respinto a marzo del 2024 il ricorso della Procura della Repubblica di Sassari contro la sentenza emessa il 20 novembre 2022 dal gup, con cui i due imputati erano stati assolti "perché il fatto non sussiste".
I giudicia avevano ritenuto validi il pronunciamento del gup e le conclusioni degli avvocati difensori, Luca D'Alò e Nicola Satta. La Procura accusava le due guardie mediche di non aver approfondito il quadro clinico del paziente e di non aver segnalato il caso né al 118, né all'unità di crisi locale. Roberto Pais morì nel marzo 2020 dopo aver contratto il Covid 19.Quando manifestò i primi sintomi si rivolse alla Guardia medica di Ossi dove gli fu assegnata una terapia.
In pochi giorni però le sue condizioni peggiorarono e la famiglia riuscì a far intervenire un'ambulanza solo dopo numerose richieste. Un mezzo del 118 trasportò il paziente all'ospedale di Sassari, dove fu ricoverato nel reparto Rianimazione dell'Aou e dove morì dopo sei giorni.