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Caso Todde, Giorgia Meloni: «Atto non definitivo, non gioisco se chi vince le elezioni decade»

Caso Todde, Giorgia Meloni: «Atto non definitivo, non gioisco se chi vince le elezioni decade»

La premier non risparmia poi critiche alla sinistra: «Due pesi e due misure»

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Il provvedimento giudiziario che colpisce la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde «è intanto un atto non definitivo, quindi non voglio entrare nel merito. Poi non sono il tipo che gioisce se qualcuno che vince le elezioni poi decade per questioni burocratiche o giudiziarie».

Ma in ogni caso, osserva la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, da parte della sinistra «vediamo i soliti due pesi e due misure cui siamo abituati». «Ricordo che la lista dell'allora Pdl alle regionali del Lazio non fu interamente ammessa per 10 minuti, il famoso panino...Sono cose che sono sempre accadute. Poi io non gioisco, vedremo cosa accadrà, quali saranno le determinazioni, il percorso è ancora lungo. Poi ho letto che tanto il Pd quanto il M5s intendono nel caso non convalidare la decisione dei magistrati: è una scelta libera dei partiti, mi permetto sommessamente di segnalare che quando si trattava della decadenza di Berlusconi si disse che il compito del Parlamento era banalmente quello di ratificare la decisione della magistratura. Anche qui vediamo i soliti due pesi e due misure cui siamo abituati... Ma ripeto - ha concluso Meloni - non sono di quelli che gioiscono per queste vicende».

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