La Torres si converte alle quote rosa
Celebrato il matrimonio tra le due società rossoblù: Marras presidente onorario, Capitani amministratore unico
SASSARI. E’ una storia d’amore cominciata otto mesi fa. Un colpo di fulmine coronato ieri, nella sala giunta della Camera di Commercio, con una promessa davanti all’ufficiale di stato civile (nella fattispecie l’assessore allo Sport del Comune di Sassari, Francesca Fantato, e il vice presidente della Provincia, Lino Mura) e a una marea di testimoni. Domenico Capitani, per conto dela Torres maschile, e Leonardo Marras, patron di quella femminile hanno unito i loro destini. Da ieri non esistono più due Torres ma una sola. Avrà un presidente onorario (Marras) e un amministratore unico (Capitani) che diventa il punto di riferimento della più importante realtà calcistica del nord Sardegna. La vera notizia, in fondo, è questa: Capitani entra in prima persona nella stanza dei bottoni, dà il benservito a Manolo Patalano e rilancia una sfida che nella stagione appena andata in archivio ha fallito per un soffio.
L’imprenditore di Latina non sembra intenzionato a gettare la spugna. Anzi. «Ho proposto a Marras di unire le forze - ha detto - perchè sono convinto che questo matrimonia possa fare bene a tutti. Noi abbiamo una società che ha 111 anni di storia, ma anche la Torres femminile ha un passato importante e porta in dote una collezione di trofei tra i più prestigiosi in campo internazionale. Abbiamo gli stessi obiettivi, lo stesso modo di intendere lo sport e la stessa voglia di raggiungere traguardi importanti. Lavorando insieme sarà più facile. E adesso so di poter contare sulla disponibilità e sulla rete di relazioni di un gruppo dirigente che ha dimostrato di sapersi muovere bene».
In precedenza era stato Leonardo Marras a spiegare il perchè del matrimonio. «Ho sentito parlare di nozze di convenienza - ha detto - e la cosa un po’ mi indigna. Le nozze di convenienza sono quelle che fummo i costretti a fare qualche anno fa per salvare la squadra maschile dal fallimento. Questa è una scelta libera e strategica che va nella direzione indicata dalla Fifa e dalla Uefa e che stanno seguendo altre realtà importanti del mondo del pallone. Sono soddisfato di aver trovato la disponibilità di un imprenditore serio come Capitani e credo che la città la città di Sassari debba brindare perchè sta nascendo un progetto sportivo importante».
Scendendo nel dettaglio degli accordi Marras e Capitani hanno spiegato che la fusione comporterà economie di scala (e dunque un risparmio economico), darà più peso alla società nei rapporti con le istituzioni e con gli sponsor e piacerà anche ai tifosi. «Le ragazze non saranno più figlie di unDio minore» ha chiosato Marras, che ha subito trovato una sponda nel nuovo partner: «Da oggi non voglio più sentire parlare di Torres maschile e di Torres femminile, ma solo di Torres. La nostra sarà una società impegnata nel sociale, molto attenta al settore giovanile ma anche ambiziosa. Vogliamo raggiungere traguardi importanti e sono sicuro che ci riusciremo». L’accenno al sociale e al settore giovanile è stato ripreso con entusiasmo anche dall’assessore Fantato e da Lino Mura che hanno portato i saluti di Comune e Provincia. «L’esordio è convincente - hanno detto - e i programmi della nuova società vanno nella direzione giusta. In un momento difficile come questo è importante mettere insieme le forze del territorio e l’entusiasmo che ancora genera il nome Torres».
Antonio Ledà