Cirinà lascia Gavoi Il Taloro a caccia di un nuovo allenatore
GAVOI. Nonostante non ci siano certezze il Taloro non è fermo. Dopo due riunioni la dirigenza comincia a guardarsi attorno.Su alcune cronache il nome di Cirinà è accostato al Fertilia,mentre il...
GAVOI. Nonostante non ci siano certezze il Taloro non è fermo. Dopo due riunioni la dirigenza comincia a guardarsi attorno.Su alcune cronache il nome di Cirinà è accostato al Fertilia,mentre il mister, che ha avuto un incontro cordialissimo due giorni fa con la dirigenza del Taloro, smentisce categoricamente: "Al momento sono libero, non ho nessun contatto, sono molto dispiaciuto del fatto di non poter continuare l'avventura col sodalizio gavoese, ma voglio restare vicino alla famiglia, sono disposto anche a scendere di categoria".
Con molta probabilità si accaserà con una società del sassarese. Anche se sorge qualche dubbio,è difficile che un allenatore del calibro di Cirinà non faccia gola a società con grosse ambizioni di categoria superiore, non resta che attendere.
Il presidente del Taloro Salvatore Buttu, preso atto della decisione di Ivan Cirinà, dice:"Era nostra intenzione riconfermare in blocco la squadra della passata stagione, compreso lo staff tecnico, che tanto ci ha dato. Con tutto il direttivo cercheremo nuove soluzioni. La prima mossa sarà la ricerca di un nuovo allenatore, in seguito allestiremo la squadra basandoci anche sul parere del nuovo mister. Siamo intenzionati a riconfermare i vecchi, ma sentiremo anche la loro disponibilità. Una cosa è certa,costruiremo una squadra che possa ben figurare, fermo restando che non sforeremo, un occhio al campo e uno alla cassa. Si proseguirà sulla linea che contraddistingue la società da oltre 15 anni, serietà innanzitutto, niente figuracce. Punteremo moltissimo sui giovani, che hanno portato tante soddisfazioni. Il settore giovanile sarà potenziato, passaggio obbligatorio per molti ragazzi che punteranno decisi all'esordio in eccellenza".
Per questo molti giovani del circondario scelgono Gavoi per salire sul palcoscenico del massimo torneo regionale.
Peppino Mulas