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Con l’arrivo del Kazan la Dinamo si ritrova in un supergruppo

Con l’arrivo del Kazan la Dinamo si ritrova in un supergruppo

SASSARI. Adesso anche questo rischia di essere un supergruppo. E, soprattutto la prima partita, quella del 17 ottobre a Novgorod, rischia di avere un peso determinante per il futuro del Banco nella...

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SASSARI. Adesso anche questo rischia di essere un supergruppo. E, soprattutto la prima partita, quella del 17 ottobre a Novgorod, rischia di avere un peso determinante per il futuro del Banco nella corsa al quarto posto. Il Qualifying round alla fine ha premiato la squadra favorita, anche se l’Unics Kazan ha dovuto faticare forse più di quanto pensava per conquistare l’ultimo posto ancora disponibile nel tabellone dell’Eurolega.

Sta di fatto che una squadra con Langford, Zisis, Jerrels e James White, più un pacchetto lunghi importante e un veterano delle coppe europee come Sanikidze, è una seria pretendente alle Top 16. Il Kazan (che per qualcuno ha uno dei primi tre budget del torneo), sconfitto l’anno scorso dal valencia nella finale dell’Eurocup, conferma così le sue ambizioni e a questo punto il livello del girone A si è sollevato non poco. Quattro posti su sei a disposizione non sono pochi, ma quando il livello sale a fare la differenza bastano una o due partite, il che può anche significare una manciata di canestri. Ricapitolando, il Real Madrid sembra fuori portata, con la società spagnola che dopo due finali consecutive perse sembra decisa a non fallire quest’anno in un’edizione nella quale ospiterà la Final Four. Anche l’Efes Istanbul sembra un osso durissimo e dopo aver sfiorato l’ingresso nella Final Four del 2013 si è affidata al leggendario coach serbo Dusko Ivkovic, due volte campione dell’Eurolega e coach dell’anno nel 2012. Anche qui c’è una vecchia conoscenza italiana: Matt Jenning, fido soldato di Marco Crespi a Casale Monferrato e (soprattutto) a Siena dove l’anno scorso ha fallito il tiro-scudetto in gara 6.

Il Banco di Sardegna dovrà quindi misurarsi col Kazan, il Novgorod e lo Zalgiris Kaunas. I lituani frequentano da sempre l’Eurolega e la Coppa Campioni e sono di fatto la “nazionale” di questo paese baltico, proponendo sempre un mix composto dai migliori talenti e acquisti stranieri mirati. In più il pubblico della Zalgiris Arena è davvero un sesto uomo e quest’anno ci sarà la festa dei 70 anni del club, che per cominciare ha ritirato la maglia numero 11 del leggendario Arvidas Sabonis, il “Principe del Baltico”. Detto del Kazan, resta il Novgorod. Squadra giovane e, come la Dinamo, al debutto in Eurolega dopo anni di ottimi risultati in campionato e una gavetta in Eurocup dove l’anno scorso sono stati fermati solo in semifinale dai futuri campioni del Valencia.(r.s.)

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