La Juventus a Malmoe spera in Carlitos Tevez Allegri: «Niente calcoli»
MALMOE. In casa Juventus non si fanno calcoli e non si sta troppo a piangersi addosso per le pessime condizioni del campo dello Swedbank Stadion di Malmoe. L’unica cosa che conterà oggi, nella quinta...
MALMOE. In casa Juventus non si fanno calcoli e non si sta troppo a piangersi addosso per le pessime condizioni del campo dello Swedbank Stadion di Malmoe. L’unica cosa che conterà oggi, nella quinta e penultima giornata della fase a gironi di Champions, sarà la vittoria, come ha confermato anche oggi il tecnico Massimiliano Allegri: «Per noi conta il risultato e soprattutto bisognerà essere veloci e svegli a capire su che campo giocheremo e quale sarà l’andamento della partita». Già, delle pessime condizioni del terreno di gioco il tecnico non vuol sentir parlare: «Il campo è questo, bisogna giocarci e adattarci il più velocemente possibile alle sue condizioni e a quelle della partita – ha aggiunto il tecnico toscano –. Noi dobbiamo vincere, stiamo bene fisicamente e mentalmente, abbiamo tutte le carte in regola per uscire da Malmoe con un risultato positivo che è quello della vittoria».
Le due sconfitte subite nelle due precedenti trasferte non lasciano certo tranquilli, anche se Allegri ha già voltato pagina: «Abbiamo perso le due trasferte che abbiamo giocato. Potremo stare qui a dire in modo immeritato, perchè a Madrid abbiamo perso senza meritarlo e ad Atene abbiamo giocato male nel primo tempo, ma nella ripresa abbiamo avuto tante occasioni per vincere la partita. Però domani sarà un’altra partita«, ha chiarito. E parlando del Malmoe ha aggiunto: «In casa è una squadra che gioca un calcio diverso, molto più aggressivo. Anche l’ultima partita con l’Atletico Madrid l’ha persa in modo immeritato perchè ha concluso in porta più dell’Atletico. Domani per noi sarà una partita difficile ma abbiamo tutte l’opportunità di qualificarci».
E a chi chiede prestazioni più convincenti di Tevez in Champions, Allegri ha risposto con ironia: «Il gol? Lo farà domani, come li aveva fatti in casa. Quanto tempo era che non segnavi? – ha chiesto rivolgendosi a Tevez –. Dieci anni? No, cinque. Erano cinque anni che non segnava e magari stavolta segnerà di nuovo».
Anche Tevez, presente in conferenza stampa, ha cercato di non dare troppo peso alle condizioni del terreno di gioco: «Sarà brutto per tutte e due le squadre. Non solo per noi. Dovremo dimostrare che sappiamo giocare anche qui», ha spiegato l’Apache che sul nuovo modulo ha aggiunto: «Mi permette di giocare dove mi sento meglio. Sono più libero, posso giocare da centravanti oppure più arretrato e questo mi fa esprimere in modo più libero».