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L’emozione di Zola a casa dopo 10 anni

di Roberto Muretto
L’emozione di Zola a casa dopo 10 anni

Primo giorno ad Assemini e incontro con la squadra

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CAGLIARI. Dopo quasi dieci anni domani Gianfranco Zola varcherà il cancello del Centro sportivo di Assemini. Questa volta da allenatore del Cagliari. Sarà un’emozione fortissima (alle 14 si presenterà davanti a taccuini e microfoni, dopo incontrerà la squadra e guiderà il primo allenamento) per il fuoriclasse di Oliena che torna a casa dopo una lunga esperienza (prima da calciatore e dopo da tecnico) nel Regno Unito. Non avrebbe mai immaginato di sedersi sulla panchina rossoblù. Non sarebbe mai successo se non fosse cambiata la proprietà. Con Massimo Cellino i rapporti non sono mai stati idilliaci e più volte “Magic Box”, stuzzicato sulle possibilità di allenare la sua ex squadra, aveva risposto così: «Non credo succederà mai». Tommaso Giulini ha fatto sì che il sogno diventasse realtà. Perchè in fondo al proprio cuore, Zola ha sempre sperato di tornare nella sua terra, a cui è legatissimo. Lo fa in un momento difficile e avrà un compito arduo: pilotare la navicella Cagliari verso la salvezza.

Vertice. Ieri il nuovo tecnico del Cagliari ha avuto un lungo colloquio con Francesco Marroccu. Zola e il diesse hanno parlato di mercato, focalizzando la loro attenzione sui rinforzi per gennaio. Naturalmente non è trapelato nulla di quanto i due si sono detti, ma è sicuro che le strategie sono state già disegnate. L’arrivo di un portiere e di un attaccante è sicuro ma è probabile che ci siano altri interventi.

Moduli. Come giocherà il Cagliari di Gianfranco Zola? E’ una domanda ricorrente in questi giorni. Nella tabella che pubblichiamo a centro pagina, proviamo a immaginare come potrà cambiare lo schieramento rispetto alla gestione Zeman. Il boemo ha sempre puntato sul tridente, tranne che con la Juventus, quando ha imbottito la squadra di difensori, snaturando la sua filosofia calcistica. “Magic Box”, invece, sa che chi lotta per la salvezza deve curare molto la fase difensiva ed evitare di subire le dozzine di reti incassate dai rossoblù nella prima parte della stagione. Il 4-4-2 è una soluzione che consente di avere più equilibrio, ma la squadra conosce a memoria il 4-3-1-2, modulo col quale ha ottenuto negli ultimi anni buoni risultati. E’ prematuro sbilanciarsi ma è normale se almeno nella prima fase non ci saranno grandi stravolgimenti. Zola ha troppa esperienza per non sapere che i cambiamenti vanno fatti in maniera graduale.

Il mercato. I nomi che circolano sono sempre gli stessi. Viviano e Padelli per i portieri, Mancosu e Bergessio per gli attaccanti. Mentre su Pavoletti è piombato il Leeds di Cellino che sembra in vantaggio. Il discorso Borriello è più complicato. Soprattutto per l’ingaggio alto del giocatore. In queste ore si è fatto avanti il Bologna di Diego Lopez. Su Zapata, invece, il Napoli ha già fatto sapere che non ha intenzione di lasciarlo partire. Molto gettonato il ritorno di Andrea Lazzari, attualmente tesserato con la Fiorentina. C’è da vincere la concorrenza dell’Atalanta, anche se il giocatore pare gradisca il ritorno in Sardegna. Bisogna vedere cosa ne pensa Zola.

Il caso. La Juventus sta lavorando per giocare un colpo gobbo alla Roma. Pare che Andrea Agnelli, in occasione della trasferta a Cagliari, con Giulini abbia parlato di Radja Nainggolan. La società rossoblù è proprietaria di metà del cartellino del centrocampista ma non ha nessun obbligo col club giallorosso. Il sodalizio bianconero sarebbe intenzionato ad offrire una somma consistente (si parla di 9-10 milioni di euro) per acquisire la comproprietà. Se dovesse riuscirci, a quel punto a giugno (in caso di mancato accordo) andrebbe alle buste con la Roma per il riscatto dell’indo-belga. Nainggolan, in questo momento, è considerato uno dei giocatori più importanti del campionato italiano. Ma attenzione al Liverpool, è in agguato.Il patron del Cagliari si frega le mani. Sa di avere un “tesoretto”, senza dimenticarsi di Davide Astori, attualmente in prestito alla Roma, il cui riscatto è fissato in cinque milioni di euro.

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