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«Nelle difficoltà ci siamo ritrovati»

di Roberto Sanna
«Nelle difficoltà ci siamo ritrovati»

Banco, Meo Sacchetti spiega la “resurrezione” del gruppo

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SASSARI. Dalla figuraccia di Trento alla resurrezione con Reggio Emilia e Varese. Da una squadra umiliata e offesa a un gruppo che si ritrova in mezzo alle difficoltà. Tutto in meno di due settimane, ma la Dinamo di Meo Sacchetti ci ha abituato a discese ardite e risalite degne della canzone di Lucio Battisti. Infatti il coach biancoblù ieri era seduto al tavolo della conferenza stampa con la sua solita flemma, poco propenso a celebrare la grande battaglia di Varese e anzi preoccupato di non trovare brutte sorprese domani sera contro Caserta, ultima in classifica senza nemmeno una vittoria: «Su queste partite sapete già come la penso, non credo ci sia bisogno di ripetermi» è il suo stringato commento.

Intanto siete già matematicamente qualificati alle Final 8 di Desio.

«Era uno degli obiettivi e l’abbiamo raggiunto, ora pensiamo a chiudere al meglio il girone di andata con queste ultime tre partite che mancano».

Situazione infortunati: come stanno Sanders e Devecchi?

«Sanders ha ripreso a correre ma non rientrerà lunedì. Jack pensavamo stesse un po’ meglio, abbiamo provato a farlo giocare ma dopo pochi minuti ha avuto problemi ed è uscito. Credo che stavolta non arriveremo a rischiarlo, vogliamo che giochi senza avere problemi. Nemmeno Logan è al massimo, Dyson invece ha solo preso una botta, per quanto dura».

Nei giorni scorsi è stato accostato alla Dinamo nuovamente il nome di Becirovic, è davvero un’ipotesi plausibile?

«Becirovic è uno dei tanti giocatori che a Sassari si sono trovati bene, so che si è sentito col presidente per farsi gli auguri di Natale».

Siete passati da una partitaccia a due prove di grande carattere: cosa è successo?

«Evidentemente le difficoltà hanno cementato il gruppo, credo che la mossa giusta sia stata quella di affidarsi agli italiani. Nelle difficoltà evidentemente è venuta fuori la stoffa dei ragazzi».

La storia di Formenti è incredibile: non trovava squadra e a Varese è stato tra i protagonisti.

«Penso che nemmeno lui si aspettasse di giocare 38’ in una partita, quando ha firmato per noi. Ci ha dato sostanza e difesa anche se da tre ha tirato molto male, è stato bravo a farsi trovare pronto. Non so perché fosse senza squadra, il mercato dipende da diversi fattori: il ruolo, quanto chiede un giocatore, quanto gli altri sono disposti a dargli. Lui è perfetto per sostituire Sanders e Devecchi».

Todic non sta attraversando un grande momento.

«Ha bisogno di sbloccarsi, non gli entra il tiro da fuori e si innervosisce perché è una delle sue qualità maggiori. Utilizzare Vanuzzo al suo posto? Il capitano sa qual è il suo ruolo».

La Gazzetta dello Sport in un commento ha sostenuto che segnare tanto va bene a patto che nei momenti giusti si difenda. Un po’ quello che volete fare voi?

«L’ho letto. Intanto il nostro dato è falsato dai supplementari, al 40’ eravamo 86-86. Per quel che ci riguarda, abbiamo già dimostrato che sappiamo difendere. Il giorno che riusciremo a fare bene entrambe le cose faremo anche il salto di qualità».

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