Serena non sa più vincere A Sydney trionfa la Kerber
La favoritissima Williams perde la finale degli Open d’Australia di tennis Oggi in palio il titolo maschile fra il numero 1 Djokovic e l’inglese Murray
SYDNEY. Gli auguri, da tedesca a tedesca, di Steffi Graf hanno funzionato. Angelique Kerber, sulla quale pochi alla vigilia avrebbero scommesso, ha vinto gli Australian Open battendo la campionissima, e favoritissima, Serena Williams. Impedendole così non solo di affermarsi per la settima volta, alla settima finale, a Melbourne; ma anche (e in questo gli auguri della leggenda del tennis erano interessati...) di eguagliare il record di titoli Slam - 22 - detenuto proprio da Steffi.
Numero 6 del ranking (ma domani salirà al 2/o posto), la 28enne mancina di Brema, che nelle sei precedenti sfide aveva sconfitto Serena solo una volta, si è imposta per 6-4 3-6 6-3, in 2h08'. La 34enne statunitense era arrivata all'ultimo atto senza cedere un set, superando nei quarti la russa Sharapova (5) - da lei battuta in finale l'anno scorso - e in semifinale la polacca Radwanska (4); mentre per la Kerber l'ostacolo maggiore era stata la bielorussa Azarenka (16) nei quarti. Che fosse agguerrita, Angelique lo ha fatto capire dal primo set, salendo 3-1 e poi 5-3, e chiudendo 6-4 con il servizio tenuto a zero. Nella seconda frazione la campionessa uscente reagisce: si porta 4-1 e la archivia per 6-3. A quel punto ci si aspettava lo sprint finale della Williams e un epilogo secondo pronostico. Invece, la coriacea tedesca («non ho un carattere facile», dice di sé) non molla, e comincia a intravedere l'impresa: nel sesto game, sale 4-2; sul 5-2 ha due match point, ma Serena glieli annulla e incamera due giochi. Sul 5-4, dopo altri due match point annullati, l'americana è a un passo dal 5-5, ma la Kerber non fallisce l'ultimo, su una volée fuori della Williams. L'abbraccio tra le due suggella l'ottavo titolo in carriera per Angelique, il suo primo (alla prima finale) in un 'major'. Per Serena, anche nel 2016 niente Grande Slam.
Dopo Kerber e Williams, sono scesi in campo i finalisti del doppio. Lo scozzese Jamie Murray e il brasiliano Bruno Soares si sono aggiudicati il titolo battendo per 2-6 6-4 7-5 il canadese Daniel Nestor e il ceco Radek Stepanek. E chissà che la vittoria non sia di buon auspicio per il fratello minore di Jamie, Andy, chiamato oggi alla 'mission impossible’ contro Novak Djokovic, campione in carica (oltre che nel 2008, 2011, 2012 e 2013) e numero 1 del mondo. Quattro volte finalista (tre volte ko con Nole), a Melbourne Andy Murray non ha mai vinto e il bilancio dei precedenti è 21-9 per il serbo. Ma, come insegna la finale femminile, nel tennis le sorprese sono sempre possibili.