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A Torino e Firenze la resa dei conti

A Torino e Firenze la resa dei conti

Juventus-Inter e Fiorentina-Napoli, in palio lo scudetto e la Champions

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MILANO. Con Juventus-Inter e Fiorentina-Napoli si aprono pagine importanti del romanzo calcistico. Dalla galassia delle indiscrezioni arrivano notizie contraddittorie. Una squadra, l’Inter, che ne ha presi da poco tre in Coppa Italia a Torino, può sperare in un risultato positivo perchè la Juventus ha la testa alla Champions, compromessa in parte dal 2-2 di martedì. Ma i nerazzurri hanno appreso che il loro club è in bolletta. Anzi no. Il Creso indonesiano Thohir ha detto: «Ho un piano quinquennale, ma cerco soci cinesi». Ma ci sono di mezzo anche le pallonate: dove arriverà l’Inter? La Juve è su un altro piano. E il Napoli a Firenze si giocherà le speranze di scudetto, già annacquatesi dopo alcuni risultati poco esaltanti? Due squadre eliminate in Europa League. Higuain si è fermato. La Fiorentina in campionato si è esaltata, ma talvolta ha ciccato contro le grandi.

All’andata fra Inter e Juve finì senza reti, mentre il Napoli battè i viola per 2-1. Segnarono Insigne, Kalinic e Higuain. Mancini ha riavuto Kondogbia, ma Brozovic è squalificato. Potrebbero giocare Telles, Biabiany e Medel. Ad Allegri toccherà lenire la stanchezza dei suoi e l’assenza di Marchisio. Disponibili Chiellini, Alex Sandro, Hernanes, Khedira.

In casa viola torneranno subito Alonso e Kalinic, non Zarate. Sarri avrà da fare con problemi di testa, più che di piedi. Il pallone racconta che le storie del “derby d’Italia” sono lunghe e piene di fattacci.

E se tutti ricordano il fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo, non fischiato da Ceccarini nel 1998, noi ricordiamo anche una partita a Torino nel 1961, in cui il pubblico strabocchevole si attestò attorno al campo e l’arbitro Gambarotta di Genova sospese la gara. La Lega diede il 2-0 all’Inter e la Caf (Umberto Agnelli era presidente della Figc) ordinò di rigiocare: Moratti senior e Helenio Herrera mandarono in campo i ragazzini fra cui il giovanissimo Sandro Mazzola che segnò l’unico gol nerazzurro del debordante 9-1 (sei gol di Sivori).

Fra i ricordi di Fiorentina-Napoli, il giorno in cui il Napoli festeggiò il primo scudetto con i viola nel 1987 (1-1 con gol di Carnevale e Baggio) e l’ultima vittoria toscana in casa, il 28 gennaio 2009: 2-1 con gol di Santana, Vitale e Montolivo.

In Lazio-Sassuolo squadre che ancora hanno ambizioni, i romani anche in Europa League. In Sampdoria-Frosinone sarà in palio la salvezza. Col cuore in gola anche Carpi e Atalanta. Il Verona si gioca le ultimissime speranze a Udine . Il Palermo non vuole essere coinvolto in coda, ma il Bologna sarà un posso duro. Anche il Genoa sarà a caccia di tranquillità sul campo del Chievo.

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