«Il ko ci può far bene, dopo Reggio Emilia ci eravamo seduti»
Il coach della Dinamo Federico Pasquini non fa tragedie «Pensavamo fosse fatta, poi ci è mancata l’energia»
SASSARI. Vedere l’aspetto positivo si può e si deve, anche nella giornata più nera. E il coach della Dinamo Federico Pasquini subito dopo la partita ci riesce, per non perdere fiducia nei suoi e per non farla perdere ai suoi, dopo il positivo cammino compiuto finora. «Per assurdo, esordisce Pasquini – penso che questa sconfitta ci possa far bene, perché dopo la vittoria di Reggio ci eravamo un po’ seduti».
Una partita vinta e poi strapersa: «Prima di tutto complimenti a Pistoia, sono stati molto bravi a restare attaccati alla partita, spinti da un grande pubblico. Hanno fatto le cose giuste, mentre noi che solitamente nel terzo quarto siamo bravi ad alzare l’intensità del gioco, purtroppo siamo ripartiti con la testa nello spogliatoio, siamo ripartiti mosci». Un parziale devastante, nel terzo quarto. «Il 30-11 non mi preoccupa, mi preoccupa che abbiamo preso solo due rimbalzi e fatto il secondo fallo di squadra al nono. Forse avevamo pensato che il lavoro fosse già stato fatto. E’ stato un problema di energia. Nelle prime due azioni del terzo quarto Pistoia fa due canestri, ci mette le mani addosso e noi non facciamo due esecuzioni. Ti rendi perfettamente conto che l’energia loro è diversa dalla nostra, e da lì nasce il 30-11. Prendere 30 punti, una squadra come la nostra che ne ha presi 29 nei primi due quarti arrivando persino a più 17 ed eseguendo il piano partita alla perfezione non penso sia un problema tecnico tattico, ma di energia».
Non è stato un problema di singoli giocatori, secondo Pasquini. «Secondo me è mancata la squadra, eravamo quelli del +17 che provavano piacere a giocare insieme poi ci siamo completamente disuniti. Nel terzo terzo quarto sono mancati un po’ tutti, ci siamo sciolti come squadra. E’ stata una partita di break, di alti e bassi e questo non va bene, dobbiamo essere uniti anche se non segniamo, dobbiamo difendere. Se ci disuniamo prendiamo 30 punti in 10 minuti. Siamo morti lì, poi abbiamo provato a riaccenderci con qualche iniziativa individuale, con qualche scossone dato dal talento dei singoli, ma Antonutti ha pareggiato e siamo tornati nella buca».
Adesso? «Adesso dobbiamo lavorare, abbiamo dieci giorni per farlo poi troveremo Milano e di conseguenza prepareremo i playoff a seconda di chi avremo come avversaria». (mac)