La Nuova Sardegna

INVIATO A MONTPELLIER. In luglio Alvaro Morata dividerà lo spogliatoio con Zaza. E non perchè la Juve lo ha ricomprato e nemmeno perchè l’attaccante lucano lo raggiungerà al Real Madrid o al Chelsea (la società che più è interessata al suo acquisto). Lo spogliatoio sarà quello dell’esclusivo resort di Formentera dove i due trascorreranno le vacanze con le rispettive fidanzate.

Potrebbero incrociarsi anche lunedì prossimo a Parigi ma molto probabilmente l’attaccante di Policoro siederà almeno inizialmente sulla panchina del “Saint Denis” mentre il madrilista è un punto fermo della nazionale spagnola forte anche delle tre reti realizzate che lo collocano in vetta alla classifica dei cannonieri in coabitazione col gallese Bale.

Ma sono tanti i destini incrociati del confronto tra Italia e Spagna. Già perchè lunedì Morata sarà ripreso e messo a fuoco dalle telecamere della BBC, che non è solo la rete televisiva ammiraglia britannica ma anche l’acronimo per definire il pacchetto difensivo azzurro:; Barzagli, Bonucci e Chiellini. Eppoi c’è la quarta “B”, quella di Buffon che sta ai tre centrali come D’Artagnan ai moschettieri.

Sarà una sfida nella sfida anche perchè Morata conosce alla perfezione i meccanismi della “gabbia” bianconera ma gli juventini hanno memorizzato in due anni di frequentazioni pregi e difetti della punta madrilista. Sarà come una delle partitelle del giovedì a Vinovo con i difensori in pettorina rosa e gli attaccanti in casacca gialla ma stavolta si giocherà per l’accesso ai quarti di finale degli Europei e non per preparare la sfida di domenica col Sassuolo.

È chiaro che i movimenti e le giocate di Morata sono nel software mentale dei tre difensori ma anche lo spagnolo sa come attaccare i punti deboli dei suoi ex compagni, conosce l’incertezza dei piedi di Chiellini, la presunzione stilistica di Bonucci, i primi due metri lenti di Barzagli, la lentezza di Buffon nello spostarsi la palla da un piede all’altro. Però la BBC sa come impedirgli di girarsi, come raddoppiarlo, come limitarne la progressione palla al piede. Già, questo sulla carta perchè poi il calcio è imprevedibile e il pallone può assumere delle traiettorie contrarie a tutte le leggi, comprese quelle della fisica.

In ogni caso tutto il blocco Juve (ed ex Juve) è in condizione tanto che Buffon, Bonucci e Chiellini sono stati inseriti nella formazione ideale della prima fase e indovinate chi c’è al centro dell’attacco? Proprio lui Alvaro Morata, sicuramente uno dei giocatori più positivi di una Spagna ad intermittenza.

L’attaccante è la variabile impazzita del tikitaka che Iniesta e Fabregas continuano ad applicare con ostinazione e prevedibiltà. Morata non ha il marchio di fabbrica del Barcellona, il suo calcio è dai e vai, due tocchi e porta messa bene a fuoco. Allegri lo ha preso acerbo tatticamente e lo ha fatto maturare fino a farlo diventare un vero top-player. Un tipo di giocatore che piacerebbe a Conte e non a caso il prossimo allenatore del Chelsea lo ha messo in cima alla lista della spesa: il suo prezzo è lievitato dopo le buone prove in Nazionale e l’offerta di Abramovich è salita a 50 milioni di euro ma non basteranno per convincere il Real a cederlo. Pronte a rialzare ci sono anche il Manchester United e l’Arsenal. Il futuro sembra quindi essere in Inghilterra e la BBC è pronta ad intervistarlo in inglese ma l’altra BBC, quella azzurra vuole invece zittirlo lunedì a Parigi.

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