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Stipcevic: «Gioco sempre per vincere»

di Giovanni Dessole
Stipcevic: «Gioco sempre per vincere»

Basket. Il playmaker, confermato dal Banco, sfiderà l’Italia al Preolimpico: «Occhio alla mia Croazia, è imprevedibile»

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SASSARI. Rok Stipcevic è un guerriero. Non solo per lo sguardo, non solo per l’atteggiamento in campo e in panchina, non solo per il rumore che fa il suo pugno battuto forte sul petto dopo il canestro realizzato. Lo scorso campionato, Rok ha giocato per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari con lo scudetto cucito sul petto, e così sarà anche nella prossima stagione di Lega A. Dal 4 al 9 luglio indosserà invece la canotta della Croazia nel torneo Preolimpico di Torino, sfiderà l’Italia, a caccia di un pass per i Giochi di Rio de Janeiro. Pura roccia croata Stipcevic, 30 anni compiuti a maggio, forgiati nell’ormai ex Jugoslavia vessata dalla guerra, vissuti cestisticamente fra Zara, la sua città, e Zagabria, con unj passaggio in Turchia al Tofas Bursa e tanta Italia: Varese, Milano, Pesaro, Roma. E Sassari, ultima e attuale destinazione.

All’orizzonte c’è già una nuova stagione in Italia.

«Una nuova stagione a Sassari e in Sardegna, ci tengo a sottolinearlo. Bisogna essere precisi quando si parla di queste cose – sorride –. Sono contento di essere stato confermato alla Dinamo. Il bianco e il blu sono i colori che mi piacciono di più, in assoluto».

Cosa resta della scorsa stagione del Banco?

«Mi ha insegnato tanto. Ci saranno sempre momenti positivi e negativi, ma l’importante è riuscire a trovare la chimica fra i giocatori, l’importante è essere un gruppo sul parquet. Non dobbiamo necessariamente essere amici fuori dal campo nè stare assieme tutto il giorno, ma dobbiamo essere un gruppo vero quando giochiamo con un solo obiettivo possibile: vincere».

Il prossimo campionato?

«Non posso dire ora cosa sarà nel futuro, prima bisogna completare il roster e dobbimo iniziare a giocare, ad essere squadra. Ma una cosa è certa, senza troppi giri di parole: dovremo lottare con tutti per tutto, Coppa Italia, campionato e coppa europea».

Coach Pasquini in panchina, 4 giocatori confermati, 7 nuovi: che Dinamo sarà quella 2016-2017?

«Sono contento che coach Pasquini sia rimasto al timone, in un periodo difficilissimo ha dimostrato di avere responsabilità e determinazione. Ha preso la squadra e ha rimesso ordine fra noi. Sfruttando la sua conoscenza del gioco e dell’ambiente negli ultimi due mesi ha tirato fuori da noi giocatori le cose migliori».

A breve il Preolimpico di Torino: che squadra è la Croazia?

«Sono aggregato alla Nazionale da circa tre settimane. La Croazia è un squadra giovane, siamo assieme per la prima volta e facciamo i conti con l’assenza di cinque lunghi che dovevano essere fra i protagonisti: Tomic, Radoševic, Hamilton, Žoric, Žižic».

A Torino sarà sfida all’Italia.

«L’Italia dovrebbe essere al completo e gioca in casa. Hanno fatto e faranno di tutto per andare a Rio, sarà dura ma non ci possiamo certo tirare indietro. La nostra forza è il talento: saremo imprevedibili».

Quanto è importante per un giocatore andare alle Olimpiadi con la maglia del suo paese?

«È il sogno di ogni atleta, è il mio sogno da quando avevo 13 anni».

La Croazia del calcio è stata eliminata ma è stata una delle più belle squadre di Euro 2016.

«È vero, sono talentuosi e ricchi di qualità, hanno carattere. Alla fine però, se non entri in semifinale, come purtroppo è stato, resta la delusione. Io comunque sto seguendo tutte le partite, e posso dire che anche l’Italia in generale sta facendo bene».

Il prossimo obiettivo di Rok Stipcevic?

«Gli obiettivi ci sono sempre ma non guardo mai troppo lontano. Dico che punto a dare sempre il mio massimo per migliorare in qualcosa rispetto al giorno precedente».

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