In casa è tutto un altro Banco spazzata via anche Pesaro
I biancoblù superano la Consultinvest (+27) e ottengono il terzo successo in campionato Primo break firmato Carter, poi Stipcevic, Lacey e una grande difesa fanno la differenza
SASSARI. In piazzale Segni è tutta un’altra Dinamo. Non è l’unica buona notizia, ma è l’unico punto fermo dopo il pomeriggio quasi estivo del PalaSerradimigni. La squadra di Federico Pasquini spazza via la Consultinvest Pesaro (86-59) fornendo molte delle risposte che si attendevano ma lasciando in sospeso parecchi punti interrogativi.
Niente storie. Avanti dal primo all’ultimo minuto, a tratti feroce in difesa (20 punti concessi nei primi 16’, solo 2 nei primi 6’30” del secondo quarto) e sempre in pieno controllo dopo la prima spallata. La Dinamo fa un solo boccone della squadra di Bucchi, decisamente povera a livello di talento e molto deludente dal punto di vista fisico, con Jones e Nnoko in serissima difficoltà per tutta la partita. Brava a canalizzare le individualità (da Lacey e Stipcevic, i migliori, a Carter e Lydeka, protagonisti nei momenti chiave) in un contesto finalizzato al gruppo, la squadra sassarese ha reagito alla grande dopo i ko di Desio e Szolnok.
Il fortino. Tre vittorie su tre gare interne in campionato – con uno scarto medio di 17,3 punti –, più il successo in Champions contro lo Zielona Gora, confermano l’attitudine dei biancoblù a tirare fuori il meglio davanti al proprio pubblico: più energia, più continuità nell’arco del match e maggiore fiducia. Ma Varese, Brescia e Pesaro – le vittime di queste tre gare – sono sembrate davvero poca cosa e a questo punto serve una controprova sia in trasferta che contro uno dei top team.
La partita. Sacchetti è fermo ai box per infortunio, ma mercoledì contro Charleroi ci sarà. Devecchi parte in quintetto, con Carter che va fare l’ala forte al posto di Savanovic. La difesa impiega qualche giro per prendere le misure ai marchigiani, ma Carter dà la prima spallata alla partita con quattro triple (su cinque tentativi) nei primi 4’30” di gioco (16-8). Coach Bucchi non sa che pesci prendere, mentre la fluidità offensiva dà motivazioni ai biancoblù anche in difesa e al 7’ il divario è di 12 punti (20-8). Pasquini cambia tutto inserendo Savanovic, Stipcevic e Olaseni, ma il nuovo quintetto sbanda e Thornton rimette Pesaro in pista guidando un parziale di 0-8 (20-16). Il coach biancoblù chiede un timeout dal quale esce una difesa migliore (recuperi di Stipcevic e Monaldi) e alla prima sirena i sassaresi sono a +6 (24-18).
Il momento migliore. Stipcevic accelera ancora, Pesaro sparacchia e una tripla di Savanovic riporta i biancoblù a +12 (32-20) al 13’. La difesa biancoblù non fa respirare i marchigiani, Pesaro resta a quota 20 sino al 17’ e annaspa. La Dinamo invece vola: Stipcevic recupera due palle di fila, Johnson Odom in transizione appoggia da sotto per il +18: 38-20. È il momento di Lydeka, che mette la museruola al temuto Jones e dall’altra parte è concretissimo. All'ultimo giro di lancette è +21 (45-24) prima di una fortunosa tripla di tabella sulla sirena di Thornton per il 45-27 dell’intervallo.
La gestione. Pasquini riparte da Djo, Lacey, Devecchi, Carter e Lydeka e la Dinamo resta solidissima. Pesaro fatica da morire a smuovere il punteggio; dall’altra parte la fluidità dei biancoblù porta Lacey e Devecchi a colpire dai 6,75 con i piedi per terra: Al 25’ è +24 (59-35) e il match è in freezer. Si rivedono Olaseni e Savanovic, la Dinamo molla un po’ in difesa e Pesaro è tutta nelle mani di Thornton, che segna 10 punti di fila ma non può fare nulla contro la nuova ondata biancoblù: la zona di Bucchi non crea particolari problemi ai sassaresi, Pesaro si guarda bene dall’avvicinarsi all’area colorata e l’ultima fiammata di Stipcevic (8 punti fila) mette una pietra tombale sul match (73-49) quando alla sirena manca ancora una vita. Monaldi strappa applausi con una tripla, Savanovic dà spettacolo sotto le plance per il +29 (81-52). Già, in piazzale Segni è proprio un’altra Dinamo.