Un’esperienza sul Tamigi per la Canottieri Cagliari
CAGLIARI. La Canottieri Cagliari ha partecipato nel giorni scorsi per la seconda volta alla tradizionale Vesta Veterans Head of the River Race a Londra. La "Head of the River Race" è uno degli...
CAGLIARI. La Canottieri Cagliari ha partecipato nel giorni scorsi per la seconda volta alla tradizionale Vesta Veterans Head of the River Race a Londra.
La "Head of the River Race" è uno degli eventi sportivi londinesi che offrono il più alto numero di partecipanti. Alal scorsa edizionbe hanno partecipato circa 300 equipaggi provenienti da tutto il mondo.
La gara solitamente è territorio di conquista delle società inglesi, ma non mancano le sfide che vengono lanciate da equipaggi internazionali talvolta formati anche da atleti olimpionici, a significare l'elevato livello di agonismo e il prestigio dell'evento.
La prima gara fu disputata nel 1927 e da allora si ripete annualmente la terza o quarta domenica di marzo, sullo stesso percorso sul Tamigi di poco meno di 6km della "Boat race", cioè la celeberrima sfida tra Cambridge e Oxford.
L'equipaggio della Canottieri Cagliari sceso sulle acque del Tamigi era composto dal capovoga Andrea Deidda con Giovanni Foddanu, Federico Loi, Cristiano Secci, Tomaso Muzzu, Stefano Corongiu, Emilio Demontis, Roberto Usai e Peter Horton dellas Sons of the Thames, timoniere di grande esperienza.
L'equipaggio sardo ha ottenuto un ottimo piazzamento conclusivo chiudendo con un tempo di 15’06” il suo percorso, posizionandosi al 6° posto di categoria e al 96° nella classifica generale su 300 equipaggi.
Il valore di questa manifestazione – sottolineano alla Canottieri Cagliari – per la sua natura, va oltre il mero significato agonistico, mettendo a contatto realtà sportive e culturali completamente diverse.
Londra, con ogni suo club, angolo di strada , pub, ristorante, lungo il Tamigi ha stretto un legame con questo sport creando un clima davvero magico e irripetibile.
Questo rende la Head of the River Race una di quelle esperienze che non possono mancare nella vita sportiva di un canottiere.