La Dinamo abbatte Torino e si mette la crisi alle spalle
di Andrea Sini
Avvio equilibrato poi i biancoblù spingono sull’acceleratore e scavano il solco Grande prova del solito Pierre, ma funziona anche la difesa e c’è la sorpresa Tavernari
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SASSARI. L’attacco come carburante, la difesa come elemento fondamentale per la tenuta di strada. Non sarà una Ferrari, la Dinamo, e in questa fase neppure una Bmw, ma ha cuore e idee chiare a sufficienza per sfrecciare accanto a una Fiat che corre con qualche pistone rotto. I sassaresi di Pasquini abbattono 92-80 l’Auxilium di coach Recalcati, arrivata a Sassari (è bene ricordarlo) senza Mbakwe e Vujacic e con il fardello di una situazione interna assai complicata. Non è ancora luce abbagliante, quella biancoblù, ma l’uscita dal tunnel delle 7 sconfitte consecutive è ormai certificata, grazie a una gara dominata in maniera nettissima per almeno 25 minuti. Il +12 finale, dopo un massimo vantaggio di 22 punti, è oro colato anche per quanto riguarda la differenza canestri in chiave playoff.
Doppia velocità. I biancoblù fanno tanto canestro, come sempre (nona volta oltre quota 85 in 17 gare), vanno oltre il 50% al tiro da fuori (16/20) ma alla fine della giostra a fare la differenza è l’ottima difesa dei quarti centrali della gara, quando la Fiat si è ingolfata, segnando complessivamente appena 28 punti. L’ennesima prova stellare di Pierre (27 punti, 8 rimbalzi e 4/6 da 3), la solidità di Planinic e l’estro di Bamforth, insieme al nuovo exploit di un super Tavernari, permettono al Banco di scrollarsi di dosso un altro po’ delle scorie accumulate di recente.
Un avvio complicato. Devecchi parte ancora in quintetto, con Bamforth sesto uomo. La Dinamo propone qualche giocata fluida, la difesa invece è molle (primo fallo commesso solo dopo oltre 8’) e quasi sempre corta sugli scarichi torinesi. Polonara trova il canestro con facilità ma alla prima sirena la Fiat è avanti 23-25: se Pasquini voleva una risposta a livello difensivo, la prima risposta è negativa. Si riparte con Tavernari in campo e la difesa a zona. La Dinamo si aggrappa a Bamforth, che segna 8 punti in un amen, ma non è ancora abbastanza per mettere le mani sulla partita (31-30 al 14’).
La svolta. Tavernari soffre in difesa (antisportivo su Jones), Washington grazia i sassaresi sbagliando cinque tiri liberi di fila, poi l’italo-brasiliano si scatena: prima arrivano due triple, che insieme al canestro di Pierre valgono un 8-0 e il +7 (42-35 a 3’32” da metà gara). Poi dopo il timeout di Recalcati, Tavernari fa centro altre due volte da oltre l’arco. Il palazzetto esplode, il break si allunga sino a 14-0 e a 2’15” la Dinamo si ritrova sul 48-35. Hatcher firma sulla sirena la tripla del 51-39 e dopo l’intervallo la Dinamo tiene altissima l’intensità: nel giro di 2’15” arriva un’altra spallata da 9-0, che vale il +21 (60-39). I gialloblù piemontesi provano a reagire (62-44 con palla in mano), Pierre colpisce ancora dall’arco per il +22 (69-47) e alla terza sirena è +18 (71-53).
Pieno controllo. Il terzo quarto è “garbage time” vero. Mazzola tiene in vita i suoi segnando 10 punti Planinic e Pierre non regalano nulla ed è proprio il canadese, con la tripla dell’84-65, a mettere il match in freezer a 4’ dalla sirena. Poi la Dinamo alza il piede dall’acceleratore, ma senza mai perdere il controllo.
Doppia velocità. I biancoblù fanno tanto canestro, come sempre (nona volta oltre quota 85 in 17 gare), vanno oltre il 50% al tiro da fuori (16/20) ma alla fine della giostra a fare la differenza è l’ottima difesa dei quarti centrali della gara, quando la Fiat si è ingolfata, segnando complessivamente appena 28 punti. L’ennesima prova stellare di Pierre (27 punti, 8 rimbalzi e 4/6 da 3), la solidità di Planinic e l’estro di Bamforth, insieme al nuovo exploit di un super Tavernari, permettono al Banco di scrollarsi di dosso un altro po’ delle scorie accumulate di recente.
Un avvio complicato. Devecchi parte ancora in quintetto, con Bamforth sesto uomo. La Dinamo propone qualche giocata fluida, la difesa invece è molle (primo fallo commesso solo dopo oltre 8’) e quasi sempre corta sugli scarichi torinesi. Polonara trova il canestro con facilità ma alla prima sirena la Fiat è avanti 23-25: se Pasquini voleva una risposta a livello difensivo, la prima risposta è negativa. Si riparte con Tavernari in campo e la difesa a zona. La Dinamo si aggrappa a Bamforth, che segna 8 punti in un amen, ma non è ancora abbastanza per mettere le mani sulla partita (31-30 al 14’).
La svolta. Tavernari soffre in difesa (antisportivo su Jones), Washington grazia i sassaresi sbagliando cinque tiri liberi di fila, poi l’italo-brasiliano si scatena: prima arrivano due triple, che insieme al canestro di Pierre valgono un 8-0 e il +7 (42-35 a 3’32” da metà gara). Poi dopo il timeout di Recalcati, Tavernari fa centro altre due volte da oltre l’arco. Il palazzetto esplode, il break si allunga sino a 14-0 e a 2’15” la Dinamo si ritrova sul 48-35. Hatcher firma sulla sirena la tripla del 51-39 e dopo l’intervallo la Dinamo tiene altissima l’intensità: nel giro di 2’15” arriva un’altra spallata da 9-0, che vale il +21 (60-39). I gialloblù piemontesi provano a reagire (62-44 con palla in mano), Pierre colpisce ancora dall’arco per il +22 (69-47) e alla terza sirena è +18 (71-53).
Pieno controllo. Il terzo quarto è “garbage time” vero. Mazzola tiene in vita i suoi segnando 10 punti Planinic e Pierre non regalano nulla ed è proprio il canadese, con la tripla dell’84-65, a mettere il match in freezer a 4’ dalla sirena. Poi la Dinamo alza il piede dall’acceleratore, ma senza mai perdere il controllo.