l’allenatore
«Siamo competitivi, ora remiamo tutti nella stessa direzione»
NUORO. Il dopo-gara dell’allenatore Fabio Fraschetti è sempre all’insegna della riflessione, a prescindere dal risultato. Logica ed equilibrio, da lì non si stacca nell’analizzare i 90 minuti col...
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NUORO. Il dopo-gara dell’allenatore Fabio Fraschetti è sempre all’insegna della riflessione, a prescindere dal risultato. Logica ed equilibrio, da lì non si stacca nell’analizzare i 90 minuti col Flaminia: «Non siamo partiti bene, perché un po’ lunghi in campo, cosa che ha facilitato la buona propensione al palleggio degli avversari. Poi il cambio di passo, anche grazie agli innesti nella ripresa. Tanto che potevamo fare nostra la gara, se avessero avuto miglior sorte le conclusioni di Cissè, Compagno e Verachi».
L’aspetto morale e agonistico appassiona il mister prima ancora dei singoli episodi: «Mi è piaciuta la reazione dopo lo svantaggio e la loro capacità di riprendere in mano il match. Un aspetto per certi versi nuovo, perché non c’era stata la situazione di metterlo alla prova». In attesa dei punti un elemento che infonde fiducia. Evita di insistere sugli arbitri, nonostante alcune direzioni gli abbiamo lasciato un po’ di amarezza: «Sì, certi episodi non ci hanno convinto, ma non devono essere in alcun modo un alibi. Dobbiamo essere bravi per evitare che alla fine possano risultare influenti sulle gare».
Infine, insiste sull’unità dell’ambiente: «Rispetto al passato abbiamo una rosa competitiva. Ora serve che tutte le componenti remino nella stessa direzione». (f.p.)
L’aspetto morale e agonistico appassiona il mister prima ancora dei singoli episodi: «Mi è piaciuta la reazione dopo lo svantaggio e la loro capacità di riprendere in mano il match. Un aspetto per certi versi nuovo, perché non c’era stata la situazione di metterlo alla prova». In attesa dei punti un elemento che infonde fiducia. Evita di insistere sugli arbitri, nonostante alcune direzioni gli abbiamo lasciato un po’ di amarezza: «Sì, certi episodi non ci hanno convinto, ma non devono essere in alcun modo un alibi. Dobbiamo essere bravi per evitare che alla fine possano risultare influenti sulle gare».
Infine, insiste sull’unità dell’ambiente: «Rispetto al passato abbiamo una rosa competitiva. Ora serve che tutte le componenti remino nella stessa direzione». (f.p.)