Roma e Atalanta in altalena per 90’ show all’Olimpico
Pari con 6 reti e mille emozioni nel posticipo della serie A Nerazzurri avanti 1-3 nel primo tempo, poi la rimonta
2 MINUTI DI LETTURA
ROMA3
atalanta3
ROMA (4-3-3): Olsen 5.5; Florenzi 6 (28' st Schick s.v.), Manolas 6, Fazio 5, Kolarov 4.5; Cristante 4.5 (1' st Nzonzi 5.5), De Rossi 6.5, Lo. Pellegrini 4.5 (1' st Kluivert 5.5); Under 6, Dzeko 6, Pastore 6. All.: Di Francesco 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6.5; Djimsiti 5.5, Mancini 6 (19' st Toloi 5.5), Palomino 6; Castagne 6.5, Valzania 6 (8' st De Roon 6), Pessina 6 (5' st Hateboer 6), Ali Adnan 5.5; Pasalic 6.5; Zapata 6.5, Rigoni 7. All.: Gasperini 7.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6.
RETI: nel pt 2' Pastore, 19' Castagne, 22' e 38' Rigoni; nel st 15' Florenzi, 38' Manolas
NOTE: Angoli: 11-3 per l'Atalanta. Ammoniti: Nzonzi, Djimsiti. Spettatori: 41.725.
ROMA
La Roma è un cantiere in divenire, non può essere pronta, se mai lo sarà in questa stagione. Così il pareggio casalingo, 3-3, con l'Atalanta, dopo aver chiuso il primo tempo sull'1-3, è un risultato che alla fine può anche andare bene. Oltretutto, la Dea è una delle “bestie nere” dei giallorossi, visto che con oggi sono cinque campionati che non perde all'Olimpico, dove ha messo insieme due vittorie e tre pareggi. Nel primo tempo, dopo il lampo iniziale (erano trascorsi 1'16”) del bellissimo gol di tacco di Pastore su cross dalla destra di Under, in campo c'è stata solo la squadra di Gasperini, capace di lasciare fuori dall'undici iniziale ben otto titolari (giovedì c'è il match europeo con il Copenaghen, a cui la dirigenza bergamasca tiene molto) ma ugualmente in grado di tirare fuori il meglio dai suoi, nettamente più avanti della Roma come condizione fisica. Dopo le reti di Castagne e Rigoni (doppietta) e il 3-1 dell’intervallo, il team di Di Francesco ha tirato fuori l'orgoglio nonostante una girandola di cambi e moduli in cui Pastore è arretrato da esterno d'attacco a mezzala così come il subentrato Kluivert, mentre Dzeko si è ritrovato a fare coppia in avanti con Schick. Proprio il ceco, dopo le reti di Florenzi e Manolas, è stato protagonista dell'azione che lascia più rimpianti nel tifo giallorosso, visto che al 40' st Gollini ha compiuto su di lui una parata decisiva che ha evitato il gol del clamoroso ribaltone.
atalanta3
ROMA (4-3-3): Olsen 5.5; Florenzi 6 (28' st Schick s.v.), Manolas 6, Fazio 5, Kolarov 4.5; Cristante 4.5 (1' st Nzonzi 5.5), De Rossi 6.5, Lo. Pellegrini 4.5 (1' st Kluivert 5.5); Under 6, Dzeko 6, Pastore 6. All.: Di Francesco 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6.5; Djimsiti 5.5, Mancini 6 (19' st Toloi 5.5), Palomino 6; Castagne 6.5, Valzania 6 (8' st De Roon 6), Pessina 6 (5' st Hateboer 6), Ali Adnan 5.5; Pasalic 6.5; Zapata 6.5, Rigoni 7. All.: Gasperini 7.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6.
RETI: nel pt 2' Pastore, 19' Castagne, 22' e 38' Rigoni; nel st 15' Florenzi, 38' Manolas
NOTE: Angoli: 11-3 per l'Atalanta. Ammoniti: Nzonzi, Djimsiti. Spettatori: 41.725.
ROMA
La Roma è un cantiere in divenire, non può essere pronta, se mai lo sarà in questa stagione. Così il pareggio casalingo, 3-3, con l'Atalanta, dopo aver chiuso il primo tempo sull'1-3, è un risultato che alla fine può anche andare bene. Oltretutto, la Dea è una delle “bestie nere” dei giallorossi, visto che con oggi sono cinque campionati che non perde all'Olimpico, dove ha messo insieme due vittorie e tre pareggi. Nel primo tempo, dopo il lampo iniziale (erano trascorsi 1'16”) del bellissimo gol di tacco di Pastore su cross dalla destra di Under, in campo c'è stata solo la squadra di Gasperini, capace di lasciare fuori dall'undici iniziale ben otto titolari (giovedì c'è il match europeo con il Copenaghen, a cui la dirigenza bergamasca tiene molto) ma ugualmente in grado di tirare fuori il meglio dai suoi, nettamente più avanti della Roma come condizione fisica. Dopo le reti di Castagne e Rigoni (doppietta) e il 3-1 dell’intervallo, il team di Di Francesco ha tirato fuori l'orgoglio nonostante una girandola di cambi e moduli in cui Pastore è arretrato da esterno d'attacco a mezzala così come il subentrato Kluivert, mentre Dzeko si è ritrovato a fare coppia in avanti con Schick. Proprio il ceco, dopo le reti di Florenzi e Manolas, è stato protagonista dell'azione che lascia più rimpianti nel tifo giallorosso, visto che al 40' st Gollini ha compiuto su di lui una parata decisiva che ha evitato il gol del clamoroso ribaltone.