«Una buona prestazione ma il problema è fare gol»
dall’inviato
Rolando Maran è contento per come la sua squadra ha interpretato la gara «Abbiamo tenuto il risultato in bilico sino alla fine, adesso guardiamo avanti»
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MILANO. Non può essere certo contento del risultato ma la prestazione della squadra non è stata così negativa. Il risultato è rimasto in bilico sino alla fine e con un po’ più di cattiveria agonistica nello sfruttare le situazioni favorevoli, forse ora si parlerebbe di un’impresa. «A me la squadra non è dispiaciuta - dice subito Rolando Maran -. Nonostante abbiamo subito gol al primo tiro in porta, n non ci siamo disuniti e per lunghi tratti siamo stati capaci di tenere nella loro metà campo un avversario forte come è l’Inter». Il problema resta quello del gol. Si fa molta fatica a segnare e questo spiega il perchè sono stati raccolti solo sei punti in sette gare. «Sono pochi - ammette l’allenatore del Cagliari -, dobbiamo capitalizzare di più quello che facciamo sul campo. Non è vero che ci manca la personalità, diciamo che se guardiamo i numeri avete ragione a dire che segniamo poco. Io analizzo le partite e nelle precedenti gare abbiamo costruito tanto. Bisogna concretizzare di più». Ieri la squadra ci ha provato, ha cercato di creare ma ha peccato nell’ultimo passaggio e non ha sfruttato tre-quattro ripartenze a campo aperto. «È quello che dicevo prima - aggiunge Maran -, dobbiamo migliorare sotto questo profilo e possiamo farlo soltanto con il lavoro. Io sono fiducioso, convinto che questi ragazzi hanno i numeri per fare un bel campionato. Io li alleno tutti i giorni e vede l’impegno che ci mettono e l’attenzione». La salvezza resta l’obiettivo. «Noi non dobbiamo mai perdere di vista il nostro obiettivo - ribatte il tecnico dei rossoblù -, che è quello di raggiungere la tranquillità senza soffrire. In queste sette gare ho visto delle cose positive e anche delle altre sulle quali vanno fatti degli aggiustamenti. Ma perdere qui ci sta, per fare risultato dvi essere anche aiutato dalla fortuna». Poi sulla formazione. «Ho fatto dei cambi e mi sembra che la risposta sia stata positiva. Nomi non ne faccio, però la prestazione mi è piaciuta».
La sostituzione di Klavan al termine del primo tempo la spiega così: «Mi ha chiesto lui di uscire. Ha avuto un risentimento e non poteva continuare. Se volete sapere se è stata una scelta tecnica, vi dico che è stata una scelta forzata. Non l’avrei fatta e mi sarei conservato il terzo cambio alla fine. Putroppo non è stato possibile, anche se non è questo che ha deciso la partita». Sabato alla “Sardegna Arena” arriva il Bologna. Squadra ostica, che come il Cagliari cerca punti per stare lontano dalla zona pericolosa della classifica. «Adesso dobbiamo riflettere si questa partita che abbiamo perso – conclude Rolando Maran -, mettere alcune cose a posto, valutare la condizione fisica dei singoli e prepararci alla nuova sfida di sabato, gara che cercheremo di fare nostra. Ma c’è tempo per pensarci, di sicuro avremo una grande voglia di riscattarci».
R.M.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La sostituzione di Klavan al termine del primo tempo la spiega così: «Mi ha chiesto lui di uscire. Ha avuto un risentimento e non poteva continuare. Se volete sapere se è stata una scelta tecnica, vi dico che è stata una scelta forzata. Non l’avrei fatta e mi sarei conservato il terzo cambio alla fine. Putroppo non è stato possibile, anche se non è questo che ha deciso la partita». Sabato alla “Sardegna Arena” arriva il Bologna. Squadra ostica, che come il Cagliari cerca punti per stare lontano dalla zona pericolosa della classifica. «Adesso dobbiamo riflettere si questa partita che abbiamo perso – conclude Rolando Maran -, mettere alcune cose a posto, valutare la condizione fisica dei singoli e prepararci alla nuova sfida di sabato, gara che cercheremo di fare nostra. Ma c’è tempo per pensarci, di sicuro avremo una grande voglia di riscattarci».
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