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Volley, in A2 femminile l’Hermaea domina e riprende quota

Volley, in A2 femminile l’Hermaea domina e riprende quota

hermaea3club italia0HERMAEA: Joly 16, Angelini 3, Ciani, Ghezzi, Barazza 7, Coulibaly 15, Stocco 2, Korhonen 15, Caforio (L), Zonta, Poli. Allenatore Giandomenico.CLUB ITALIA: Graziani 7, Bassi 1,...

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HERMAEA: Joly 16, Angelini 3, Ciani, Ghezzi, Barazza 7, Coulibaly 15, Stocco 2, Korhonen 15, Caforio (L), Zonta, Poli. Allenatore Giandomenico.

CLUB ITALIA: Graziani 7, Bassi 1, Gannar, Monza 2, Gardini 6, Armini (L), Giuliani, Marconato, Frosini 12, Nervini 7, Trampus, Barbero (L), Pelloia, Ituma, Nwakalor 5. Allenatore Bellano.

ARBITRI: Antonella Verrascina e Luca Grassia.

NOTE: parziali 25-22, 25-15, 25-18.

SASSARI

L’Hermaea Olbia cambia campo e si sposta a Golfo Aranci, ma ritrova prontamente la vittoria con un secco 3-0 contro il Club Italia, e riprende quota nel campionato nazionale di A2 femminile di pallavolo. Nel recupero della quarta giornata la squadra di Emiliano Giandomenico si è fatta trovare pronta, ed ha avuto ragione di un’avversaria dalle grandi capacità fisiche, sempre pericolosa se non le viene opposta la giusta attenzione. L’Hermaea, in campo con Coulibaly in banda al posto di Ghezzi, ha faticato solo nel primo set, dove ha sofferto il muro avversario, andando sotto 12-18. Da lì ha iniziato a lavorare ad ogni azione con maggiore pazienza, rosicchiando un punto alla volta fino ad impattare sul 20-20 e poi prendere a sua volta il largo con i servizi di Coulibaly, finchè sono stati due attacchi di Joly a siglare il primo vantaggio.

Al rientro in campo la padrone di casa sono partite a razzo (5-1), le azzurrine sono risalite fino al 6-6, ma ancora sono state le isolane a scattare in avanti con capitan Barazza in evidenza in attacco ed a muro (19-11). Korhonen ha messo a terra la palla del 21-15, e tre ace consecutivi di Colulibaly hanno chiuso la contesa. Nel terzo parziale le due formazioni sono rimaste in equilibrio fino al 7-8, poi gli attacchi delle bande olbiesi hanno fatto la differenza (16-11), ed è stata ancora una schiacciata di Joly a dire la parola fine.

Fabio Fresu

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