Olimpiadi 2021: «La 4x100 dell’Italia partirà da Oristano»
Roberto Spezzigu
Lorenzo Patta, 21 anni, sarà il primo frazionista della staffetta azzurra. «Ho iniziato a correre solo quattro anni fa, essere qui per me è un sogno»
23 luglio 2021
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SASSARI. Nessuno se lo aspettava. Il velocista Lorenzo Patta è la vera sorpresa delle Olimpiadi. Classe 2000, oristanese, Lorenzo ha un passato da calciatore e un presente e un futuro da sprinter. A Tokyo sarà uno dei frazionisti titolari della staffetta 4x100. «Sono felicissimo, sarà un’esperienza fantastica», dice con occhi sognanti.
Patta, cresciuto atleticamente all'Atletica Oristano e ora in forza al gruppo portivo delle Fiamme Gialle, si è guadagnato la partecipazione all'Olimpiade di Tokyo a suon di risultati. A maggio, al meeting internazionale di Savona, ha corso i 100 metri piani in 10 secondi e 13 centesimi, settima miglior prestazione italiana di ogni tempo preceduto solo da Jacobs(con il 9"95 del nuovo record italiano stabilito nelle batterie a Savona), Filippo Tortu (9"99), Pietro Mennea(10"01), Simone Collio (10"06), Carlo Boccarini (10"08), Jaques Riparelli (10"11) e al pari di Fabio Cerutti (10"13 a Cagliari nel 2008) e davanti a Stefano Tilli (10"16 nell'agosto 1984).
La sua nuova caratura tecnica è poi stata ribadita dalla bella partecipazione sia come individualista (assente il primatista italiano Marcel Lamont Jacobs) che nella staffetta 4x100 ai Campionati Europei a squadre disputati nello stadio Slasky di Chorzow (Polonia) dove è arrivato secondo nella prova dei 100 fermando i cronometri a 10"29 (-0,5), a un solo centesimo dal francese Muhamadou Fall.
Come ti stai preparando per le Olimpiadi ?
«Mi sto allenando a Oristano come se fosse una gara qualsiasi. Partecipare alle Olimpiadi è il sogno di tutti gli atleti e averlo raggiunto in così poco tempo, visto che ho iniziato a praticare l'atletica da poco più di 4 anni mentre sin da piccolo giocavo a calcio, è straordinario. È la realizzazione di un sogno che sembrava lontano e impossibile. Invece è successo, all’improvviso. Quest'anno, dopo che ho realizzato il 10"13 nei 100 metri al meeting di Savona, le cose sono notevolmente cambiate. A Tokyo correrò la staffetta ma il mio prossimo traguardo sarà quello di partecipare alla gara individuale della rassegna olimpica, magari a Parigi».
Ha già provato i cambi?
«Sì e molto probabilmente correrò la prima frazione. Sarò il primo del quartetto azzurro a partire dai blocchi»
Dopo la bella prova in Polonia in Coppa Europa ha gareggiato poco. Qualche problema fisico?
«Ora sto molto bene, anche grazie alla guida del mio tecnico Francesco Garau. Nelle gare in Coppa Europa in Polonia mi sono procurato una distrazione all'adduttore che ora sembra completamente recuperata. Sono pronto per Tokyo. Partirò con il gruppo del 28 luglio mentre altri, compreso Filippo Tortu, partiranno qualche giorno prima».
Qualche rimpianto per aver lasciato il calcio?
«All’inizio mi è dispiaciuto. Giocavo con la Palma Monte Urpinu, in Eccellenza, il calcio è stata la mia prima passione. Poi l'atletica mi ha conquistato regalandomi emozioni fantastiche e straordinarie fino alla realizzazione del sogno: partecipare all'Olimpiade. Tutto questo non ha prezzo, meglio l’atletica del calcio.».
Patta, cresciuto atleticamente all'Atletica Oristano e ora in forza al gruppo portivo delle Fiamme Gialle, si è guadagnato la partecipazione all'Olimpiade di Tokyo a suon di risultati. A maggio, al meeting internazionale di Savona, ha corso i 100 metri piani in 10 secondi e 13 centesimi, settima miglior prestazione italiana di ogni tempo preceduto solo da Jacobs(con il 9"95 del nuovo record italiano stabilito nelle batterie a Savona), Filippo Tortu (9"99), Pietro Mennea(10"01), Simone Collio (10"06), Carlo Boccarini (10"08), Jaques Riparelli (10"11) e al pari di Fabio Cerutti (10"13 a Cagliari nel 2008) e davanti a Stefano Tilli (10"16 nell'agosto 1984).
La sua nuova caratura tecnica è poi stata ribadita dalla bella partecipazione sia come individualista (assente il primatista italiano Marcel Lamont Jacobs) che nella staffetta 4x100 ai Campionati Europei a squadre disputati nello stadio Slasky di Chorzow (Polonia) dove è arrivato secondo nella prova dei 100 fermando i cronometri a 10"29 (-0,5), a un solo centesimo dal francese Muhamadou Fall.
Come ti stai preparando per le Olimpiadi ?
«Mi sto allenando a Oristano come se fosse una gara qualsiasi. Partecipare alle Olimpiadi è il sogno di tutti gli atleti e averlo raggiunto in così poco tempo, visto che ho iniziato a praticare l'atletica da poco più di 4 anni mentre sin da piccolo giocavo a calcio, è straordinario. È la realizzazione di un sogno che sembrava lontano e impossibile. Invece è successo, all’improvviso. Quest'anno, dopo che ho realizzato il 10"13 nei 100 metri al meeting di Savona, le cose sono notevolmente cambiate. A Tokyo correrò la staffetta ma il mio prossimo traguardo sarà quello di partecipare alla gara individuale della rassegna olimpica, magari a Parigi».
Ha già provato i cambi?
«Sì e molto probabilmente correrò la prima frazione. Sarò il primo del quartetto azzurro a partire dai blocchi»
Dopo la bella prova in Polonia in Coppa Europa ha gareggiato poco. Qualche problema fisico?
«Ora sto molto bene, anche grazie alla guida del mio tecnico Francesco Garau. Nelle gare in Coppa Europa in Polonia mi sono procurato una distrazione all'adduttore che ora sembra completamente recuperata. Sono pronto per Tokyo. Partirò con il gruppo del 28 luglio mentre altri, compreso Filippo Tortu, partiranno qualche giorno prima».
Qualche rimpianto per aver lasciato il calcio?
«All’inizio mi è dispiaciuto. Giocavo con la Palma Monte Urpinu, in Eccellenza, il calcio è stata la mia prima passione. Poi l'atletica mi ha conquistato regalandomi emozioni fantastiche e straordinarie fino alla realizzazione del sogno: partecipare all'Olimpiade. Tutto questo non ha prezzo, meglio l’atletica del calcio.».