La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari

Joao Pedro: via Italia numero 10, Cagliari

di Enrico Gaviano
Joao Pedro
Joao Pedro

Prende un nuovo indirizzo la carriera della punta rossoblù. La chiamata allo stage della Nazionale è un premio meritato

21 gennaio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il ds rossoblù Stefano Capozucca ha rotto ogni cautela e mercoledì sera in tv ha annunciato la convocazione sicura in azzurro di Joao Pedro per lo stage di fine mese voluto da Roberto Mancini in vista degli spareggi di marzo per i mondiali. L’Italia troverà in trasferta prima la Macedonia e, superando il turno, il Portogallo. A parte il ds al Cagliari, bocche cucite sull’argomento, dal diretto interessato ai quadri tecnici sino al presidente Giulini. In attesa dell’ufficialità della convocazione, il brasiliano scalpita ed è pronto a questa svolta della sua carriera. «Devo tutto all’Italia – ha dichiarato a suo tempo sull’argomento – e sono già contento che si sia pensato a me. Se succedesse sarei davvero contento». Per Joao Pedro nessun problema né dalla Fifa, che ha dato il nulla osta, né per la nazionalità, visto che è cittadino italiano da 5 anni.

Le scelte di Mancini. Problemi nell’andare a segno e forfait doloroso di Federico Chiesa. Sono queste le due motivazioni principali che spingerebbero Mancini a puntare anche su Joao Pedro, allargando il numero di oriundi brasiliani nella sua rosa dopo Jorginho, Emerson e Toloi .

Cagliari e nazionale. Se dovesse disputare una partita ufficiale con la maglia azzurra, Joao Pedro sarebbe il 21° calciatore del Cagliari a giocare in nazionale. L’ultimo in assoluto è stato il portiere Alessio Cragno nell’amichevole disputata a maggio dello scorso anno a Cagliari fra Italia e San Marino. Joao però sarebbe il primo oriundo del Cagliari ad approdare in azzurro.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:tempo-libero:1.41155224:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2022/01/21/news/dalla-gallura-al-lager-nazista-la-storia-di-un-uomo-normale-1.41155224]]

Joao dal Brasile all’Italia. Joao Pedro Geraldino dos Santos Galvão compirà 30 anni a marzo. Nato a Ipatinga nello stato del Minas Gerais, ha iniziato la carriera con l’Atletico Mineiro. A portarlo in Italia fu nel 2010 il presidente del Palermo Zamparini. «Non ricordo il nome – disse annunciando l’acquisto – ma mi è costato un sacco di soldi». Per l’esattezza 5 milioni di euro, per un diciottenne praticamente sconosciuto. L’avventura non andò bene (solo una partita in prima squadra, guarda caso proprio col Cagliari che vinse 3-1). Unica nota lieta aver trovato l’amore: si è sposato con la siciliana Alessandra con cui avuto due figli: Andrè Felipe ed Elisabetta.

L’arrivo al Cagliari. Dopo Palermo, un passaggio in Portogallo al Vitoria Guimaraes, quindi una stagione in Uruguay al Penarol, poi il Santos, con Neymar, ancora il Portogallo con l’Estoril Praia. Nel 2014, primo anno di Giulini alla presidenza, l’arrivo in Sardegna, voluto da Zeman. Una scelta azzeccata sia per la società che per il giocatore che sinora ha segnato 80 reti con la maglia rossoblù in 237 partite. Di questi gol, 67 sono stati realizzati in serie A.

La nazionale brasiliana. Joao Pedro ha vestito la maglia della nazionale verde oro sia nella categoria under 17, vincendo anche il campionato sudamericano, sia nella under 20 dove è arrivato con l’allora compagno di squadra al Santos, Neymar. Un raffronto che va fatto alla luce di quanto accaduto successivamente: Neymar è diventato la star del Brasile, Joao non è mai stato convocato con la nazionale 5 volte campione del mondo. E questo nonostante nelle ultime tre stagioni sia stato in assoluto il miglior marcatore brasiliano nei 5 campionati più importanti d’Europa (Italia, Francia, Germania, Spagna e Inghilterra). Basti pensare, appunto che Joao ha segnato in tre stagioni e mezzo 50 reti, mentre appunto il grande Neymar è fermo a 40 al secondo posto.


 

Primo piano
Calcio

Torres – Perugia: 1-0, vantaggio dei rossoblù con Fischnaller – DIRETTA

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative