«Siamo la Torres e non si sbaglia più»
di Sandra Usai
Greco: ora il derby con gli smeraldini, sorpasso da evitare
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SASSARI. La finestra sulla Coppa Italia resta aperta e continua a regalare grandi soddisfazioni alla Torres, che ha eliminato anche il Castelnuovo Vomano e conquistato i quarti di finale. Il percorso nella manifestazione, che potrebbe significare per la vincitrice buone percentuali di promozione, procede tranquillo e ora il discorso si fa interessante per i rossoblù che anche con le seconde linee riesce a farsi valere dimostrando la solidità e la qualità del gruppo a disposizione di mister Greco.
«Sono molto contento della prestazione dei ragazzi, nonostante le assenze – ha detto dopo il netto successo di sabato – la squadra ha espresso gioco e carattere, andando a colpire gli avversari al momento giusto. Alla Coppa tentiamo tantissimo, è uno dei nostri obiettivi e speriamo di andare avanti il più possibile». La partita ha parlato chiaro sulla disparità dei valori in campo, il Castelnuovo (che ha giocato l'intera ripresa in inferiorità numerica) sta faticando in campionato dove è impegnato sul fonte della salvezza e non ha dato troppo fastidio ai sassaresi, che si sono imposti con loro pieno merito. Il turnover non ha inciso sulla prova torresina, anzi ha portato nuovo entusiasmo e la voglia di emergere e far bene di chi fin qui ha trovato meno spazio, come Demartis, i due Pinna Samuele e Riccardo, Turchet e il sempreverde portiere Garau, ha fatto la differenza. «Mi è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra, che finamente si è sbloccata sotto porta – ha aggiunto l'allenatore – e mi fa piacere soprattutto il ritorno al gol di Diakite, che ne aveva bisogno. Ormai la Torres ha assimilato una precisa filosofa di gioco, deve solo cercare di mantenere sempre alta la concentrazione, per tutti i 90 minuti».
A dare il via a un successo importante, per i destini di Coppa e anche in senso temporale, dato il periodo di alti e bassi, è stato il gol di Giacomo Demartis, idolo dei tifosi che ne invocano una maggior presenza in campionato, sul finire del primo tempo. Lo hanno poi consolidato nell'ultimo quarto d'ora il bel colpo di testa di Diakite su cross perfetto dell'appena entrato Lisai, e la stoccata di Riccardo Pinna. Un tris netto e ben difeso da Garau tra i pali, che non ha consentito ai padroni di casa di "sporcarlo". Una macchia comunque c'è stata, a fine partita, con l'espulsione di Lisai ed è questo il solo dispiacere di Greco: «Ha belle doti tecniche, sta disputando una grandissima stagione e si allena sempre con intensità e professionalità. Peccato per quel cartellino rosso».
La Coppa Italia tornerà protagonista il 20 aprile, con l'appuntamento dei quarti dove la Torres incrocerà lo Scandicci, squadra toscana che gravita al nono posto nel girone E. La corroborante vittoria in Abruzzo per i rossoblù potrà avere riflessi positivi anche sul campionato, che dopo una settimana di pausa riprenderà con le partite dell'ottava di ritorno. L'impegno proposto dal calendario è ad alto tasso di difficoltà, sul campo della lanciatissima Arzachena che dopo aver agganciato il treno dei playoff punta sempre più in alto e ora ha nel mirino proprio il secondo posto torresino, che dista solo due punti. L'operazione-sorpasso dei galluresi dovrà essere stoppata con tutte le forze, "adesso testa al campionato" si è infatti raccomandato il tecnico.
«Mettiamo ogni energia per preparare il derby, che giocheremo sabato. L'Arzachena è tra le più in forma del momento e non possiamo più sbagliare: siamo la Torres, da noi tutti si aspettano tanto». Greco sprona i suoi, consapevole che negli ultimi tempi qualcosa non ha funzionato come dicono i 9 punti raccolti nelle 7 gare del ritorno, frutto di due vittorie e tre pareggi. Non molto per una squadra che in fondo al cuore non ha ancora rinunciato al sogno del primato, lontano 9 lunghezze. Il rammarico più grande è aver vacillato proprio quando anche il capolista Giugliano ha un po' rallentato. Non resta che crederci (sempre) e fare un grande rush finale di stagione, con la speranza che chi sta davanti possa ancora inciampare. Intanto però bisogna anche guardarsi le spalle, dove preme l'Arzachena ma anche il Nuova Florida. E in lizza per un posto al sole c'è pure l'Afragolese. L'ultimo tratto del cammino ha tanti pericoli e il più insidioso è anche il più imminente, ad Arzachena è più che mai vietato distrarsi e peccare d'imprecisione.
«Sono molto contento della prestazione dei ragazzi, nonostante le assenze – ha detto dopo il netto successo di sabato – la squadra ha espresso gioco e carattere, andando a colpire gli avversari al momento giusto. Alla Coppa tentiamo tantissimo, è uno dei nostri obiettivi e speriamo di andare avanti il più possibile». La partita ha parlato chiaro sulla disparità dei valori in campo, il Castelnuovo (che ha giocato l'intera ripresa in inferiorità numerica) sta faticando in campionato dove è impegnato sul fonte della salvezza e non ha dato troppo fastidio ai sassaresi, che si sono imposti con loro pieno merito. Il turnover non ha inciso sulla prova torresina, anzi ha portato nuovo entusiasmo e la voglia di emergere e far bene di chi fin qui ha trovato meno spazio, come Demartis, i due Pinna Samuele e Riccardo, Turchet e il sempreverde portiere Garau, ha fatto la differenza. «Mi è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra, che finamente si è sbloccata sotto porta – ha aggiunto l'allenatore – e mi fa piacere soprattutto il ritorno al gol di Diakite, che ne aveva bisogno. Ormai la Torres ha assimilato una precisa filosofa di gioco, deve solo cercare di mantenere sempre alta la concentrazione, per tutti i 90 minuti».
A dare il via a un successo importante, per i destini di Coppa e anche in senso temporale, dato il periodo di alti e bassi, è stato il gol di Giacomo Demartis, idolo dei tifosi che ne invocano una maggior presenza in campionato, sul finire del primo tempo. Lo hanno poi consolidato nell'ultimo quarto d'ora il bel colpo di testa di Diakite su cross perfetto dell'appena entrato Lisai, e la stoccata di Riccardo Pinna. Un tris netto e ben difeso da Garau tra i pali, che non ha consentito ai padroni di casa di "sporcarlo". Una macchia comunque c'è stata, a fine partita, con l'espulsione di Lisai ed è questo il solo dispiacere di Greco: «Ha belle doti tecniche, sta disputando una grandissima stagione e si allena sempre con intensità e professionalità. Peccato per quel cartellino rosso».
La Coppa Italia tornerà protagonista il 20 aprile, con l'appuntamento dei quarti dove la Torres incrocerà lo Scandicci, squadra toscana che gravita al nono posto nel girone E. La corroborante vittoria in Abruzzo per i rossoblù potrà avere riflessi positivi anche sul campionato, che dopo una settimana di pausa riprenderà con le partite dell'ottava di ritorno. L'impegno proposto dal calendario è ad alto tasso di difficoltà, sul campo della lanciatissima Arzachena che dopo aver agganciato il treno dei playoff punta sempre più in alto e ora ha nel mirino proprio il secondo posto torresino, che dista solo due punti. L'operazione-sorpasso dei galluresi dovrà essere stoppata con tutte le forze, "adesso testa al campionato" si è infatti raccomandato il tecnico.
«Mettiamo ogni energia per preparare il derby, che giocheremo sabato. L'Arzachena è tra le più in forma del momento e non possiamo più sbagliare: siamo la Torres, da noi tutti si aspettano tanto». Greco sprona i suoi, consapevole che negli ultimi tempi qualcosa non ha funzionato come dicono i 9 punti raccolti nelle 7 gare del ritorno, frutto di due vittorie e tre pareggi. Non molto per una squadra che in fondo al cuore non ha ancora rinunciato al sogno del primato, lontano 9 lunghezze. Il rammarico più grande è aver vacillato proprio quando anche il capolista Giugliano ha un po' rallentato. Non resta che crederci (sempre) e fare un grande rush finale di stagione, con la speranza che chi sta davanti possa ancora inciampare. Intanto però bisogna anche guardarsi le spalle, dove preme l'Arzachena ma anche il Nuova Florida. E in lizza per un posto al sole c'è pure l'Afragolese. L'ultimo tratto del cammino ha tanti pericoli e il più insidioso è anche il più imminente, ad Arzachena è più che mai vietato distrarsi e peccare d'imprecisione.