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«Tutti insieme a tifare Dinamo, era ora»

di Giovanni Dessole
«Tutti insieme a tifare Dinamo, era ora»

Dopo 2 anni e 29 giorni domenica al PalaSerradimigni capienza al 100%. «Che emozione rivedere gli spalti pieni»

01 aprile 2022
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SASSARI. Spissu, Vitali, Pierre, Evans, Bilan: questo lo starting five della Dinamo che il 4 marzo 2020 sfidava Burgos al PalaSerradimigni. Quella contro gli spagnoli è stata l’ultima gara giocata senza limitazioni di capienza causa pandemia, ultimo match dell’era pre Covid, spartiacque fra ciò che era stato e ciò che tutti si auguravano sarebbe tornato ad essere. Nel mezzo un interminabile inverno pandemico costellato di paure e incertezze. Due anni e 29 giorni dopo, domenica 3 aprile alle ore 17, Sassari scenderà in campo sul parquet amico di piazzale Segni per sfidare Milano: il match corre verso il soldout, in un palazzetto senza più limiti di capienza e desideroso di tornare arena infuocata al massimo delle sue possibilità.

Del quintetto che in quell’ormai lontano marzo 2020 perse in casa con Burgos è rimasto solo Miro Bilan - rientrato recentemente causa conflitto russo-ucraino -. A Sassari allena Piero Bucchi, mentre Gianmarco Pozzecco, allora head coach sassarese, siede oggi al fianco di Messina sulla panchina dell’Olimpia. Corsi e ricorsi. Quel giorno di marzo al PalaSerradimigni già serpeggiava il timore per quel che di lì a poco sarebbe esploso e si sarebbe manifestata come paura virale, di nome e di fatto.

Oggi, in città e sull’Isola, si percepisce la voglia forte di tornare alla normalità. Del vivere comune. E del basket vissuto sugli spalti. Lo ratifica e certifica la Gazzetta Ufficiale, sulle cui pagine trova spazio ed evidenza il Decreto Legge numero 24 del 24 marzo 2022 chiamato ad abrogare - a partire dal 1 aprile 2022 - l’articolo 5 del DL numero 52 del 22 aprile 2021: per effetto di tale abrogazione le capienze dei palazzetti tornano al 100% delle unità disponibili. Una svolta epocale, che sa di passione mai sopita e di certezze ritrovate.

Eleonora: «Sarà emozionante, dopo tanti anni, rivedere i tifosi al posto delle sagome e dei posti vuoti. Ancora di più perché si potrà dare il giusto tributo al Poz, andato via senza il saluto che meritava per quanto ha fatto per squadra e città. Se poi troviamo la quadra Robinson-Bilan potremmo anche vederne delle belle».

Antonello ha un posto in tribuna centrale retro panchina Dinamo. La sua azienda, Character, è partner del progetto biancoblù: «Ricordiamo tutti il silenzio del PalaSeradimigni, gli spalti vuoti e poi semi vuoti che abbiamo cercato di ri-animare con le sagome dei giocatori e delle giocatrici realizzate proprio da Character su iniziativa del Banco di Sardegna: sono felice che i pur amati volti dei nostri player vengano finalmente sostituiti da tifosi in carne e ossa. Io per primo non vedo l'ora di sentire la presenza del palazzetto nel suo insieme, nel suo essere sesto uomo al fianco della squadra».

Bruna attende con ansia una «partita dal fascino particolare: ricorda la nostra prima volta in serie A, la prima sfida alle scarpette rosse quando tutti eravamo incredibilmente emozionati nel poter vedere dal vivo una squadra di quel livello. Senza dimenticare le meravigliose sfide ai tempi dei cugini Diener, la semifinale playoff nella stagione dello scudetto o l’eliminazione per 3-0 nell’anno del nostro amato Poz! Domenica prossima torniamo alla capienza del pre Covid. Domenica arriva il nostro amato Pozzecco che accoglieremo con l’entusiasmo e l’amore che merita. Naturalmente tiferemo per la nostra Dinamo: che non succede, ma se succede...».
 

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