L’ex rossoblù Festa salva il Lamia in Grecia
CAGLIARI. Cagliari retrocesso in B, ma c'è una bandiera rossoblù che, invece, è rimasta in A. È Gianluca Festa, allenatore del Lamia, piccola squadra del campionato greco salvata proprio dal tecnico di Monserrato agli spareggi. Un piccolo miracolo sportivo: ora Festa sta tornando a casa per godersi il riposo. Perché in questa stagione ha faticato e lottato per tre: ha preso la squadra dell'Apollo dell'ex rossoblù Bruno Alves in corsa e poi è stato esonerato. Poi, dopo che il suo successore non riusciva a far decollare la squadra, lo hanno richiamato. «Per poi esonerarmi – racconta– dopo un pareggio interno con una squadra forte come l'Olympiakos per giunta con dodici elementi, più io, con il Covid».
L'Odissea sembrava finita lì. Ma Festa ha trovato invece la sua Itaca: «Con l'Apollo avevamo vinto due a zero contro il Lamia in casa loro. Evidentemente il Lamia è rimasto impressionato dalla nostra partita. E dopo il secondo esonero, mi ha chiamato». Lì Festa si è preso due rivincite. La prima: ha condannato la sua ex squadra, l'Apollo, alla retrocessione. Nell'ultima gara contro l'Apollo, infatti, era tecnico del Lamia e ha battuto l'ex società: mors tua, vita mea. La seconda soddisfazione è la salvezza: «Un risultato raggiunto in condizioni molto difficili. Ho dovuto anche litigare e prendere decisioni non facili». Guerriero in panchina come è stato sempre anche in campo: Festa aveva giocato anche con Roma e Inter. Dalla Grecia ha seguito a distanza il suo Cagliari, ex squadra da giocatore e da mister. «La B? Mi è dispiaciuto tantissimo».