Mondiali, Dalia Kaddari trascina la 4x100 in finale con il nuovo primato italiano: 42”71
La staffetta maschile con Tortu e Patta finisce settima in batteria e fuori dalla finale
Eugene. Una calda e una fredda ai Mondiali di atletica di Eugene, in Oregon, per i sardi in gara. La 4x100 femminile con Dalia Kaddari seconda frazionista, è entrata in finale con il nuovo primato italiano, la maschile con Patta e Tortu, e priva di Jacobs, è invece stata eliminata.
Le atlete azzurre Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana hanno conquistato la finale con un nuovo record italiano: 42"71. La Dosso è stata la più rapida nella prima frazione (11"44), mentre la velocista quartese è stata la seconda più veloce della sua frazione con 10”14.
La finale vedrà al via anche Stati Uniti, Gran Bretagna, Giamaica, Germania, Spagna, Nigeria e Svizzera. Dopo aver centrato la finale ai Mondiali di Doha e averla sfiorata a Tokyo, in entrambi i casi con il record italiano (fino a 42.84 in Giappone) le ragazze sono di nuovo in finale.
La staffetta delle ragazze ha ceduto agli Usa, prime con 41”56, Spagna (42”61) e Nigeria (42”68), ottenendo il settimo tempo fra le squadre qualificate alla finale che si correrà alle 4.30 di stanotte.
Flop invece per la squadra maschile sbattuta fuori dalla finale che l’aveva visto appena un anno fa in trionfo a Tokyo. Nella propria batteria un misero settimo posto, e in totale fra le squadre in gara decimo tempo in 38”74, ben lontano dal 37”50 di un anno fa. Attenuante la mancanza di Marcell Jacobs. Ma di certo ci sono anche degli errori e delle cose da correggere. Intanto Tortu ha corso in seconda ferazione, cosa mai successo in passato, mentre l’ultimo frazionista è stato il vicecampione italiano Chituru Ali, all’esordio assoluto in staffetta. In prima ha corso Lorenzo Patta e in terza Desalu.
Tortu è realista: «Il nostro obbiettivo minimo era entrare in finale, l’abbiamo fallito». Patta guarda avanti: «Una grande delusione, ma abbiamo gli Europei per poterci rifare».