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Tarantini nella top 10 italiana per titoli nel muay thai e Mma

di Piero Garau
Angelo Tarantini maestro di Muay Thai con la campionessa Michela Demontis
Angelo Tarantini maestro di Muay Thai con la campionessa Michela Demontis

Il maestro sassarese: 400 iscritti, bene anche a livello internazionale

24 maggio 2023
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Sassari Per numero di titoli e medaglie conquistate è tra le prime dieci società d’Italia nel muay thai (la boxe thailandese) e nell’Mma (la disciplina che incorpora tecniche di diverse arti marziali), ma anche tra le più prestigiose realtà a livello internazionale, con oltre 400 atleti iscritti.

Gli atleti del Tarantini Fight Training Center Sassari da diversi anni portano a casa trofei nazionali ma anche tanti in competizioni internazionali.

Tra i protagonisti del 2022 e dei primi mesi del 2023 per quanto riguarda il muay thai a citare Michela Demontis, Luca Manchia e Sara Fiori (tutti rientrati con l’oro dagli assoluti di Jesolo) mentre negli Open Mma disputati a Roma hanno conquistato il metallo più pregiato Medu Mbengue e Matteo Dore, con Morgan Capocci che ha preso l’argento. Risultati di un lavoro decennale del fondatore Angelo Tarantini che sta dando i suoi frutti.

Maestro Tarantini, quando è nata la sua passione per le arti marziali? «Ho iniziato oltre 40 anni fa praticando judo nel centro sportivo “Guido Sieni”, poi nel 1996 ho fondato il Team Tarantini. Nel 2001 ho dato vita al Fight Club, la prima palestra da combattimento a Sassari, oltre vent’anni di grandi successi in tutta Italia e in gran parte del mondo».

Perché sempre più giovani si avvicinano alle arti marziali miste? «Per il tipo di tessuto sociale in cui crescono, i ragazzi di oggi hanno bisogno di creare aggregazione e questa disciplina è una delle più adatte per questo scopo. Inoltre le Mma hanno regole ben definite tali da consentire ai giovani atleti di avere riferimenti chiari e una buona dose di disciplina, qualità che formano non solo il carattere, ma che infondono quel rispetto necessario a chi pratica questo genere di attività sportiva».

Cosa risponde a chi dice che le Mma sono violente? «Assolutamente no. In primis chi decide di praticare questo sport da noi è pronto a fare grandi sacrifici e non deve avere mai come motivo principale farsi valere in maniera violenta nei confronti di alcuno. Da noi si insegna a cercare sempre di evitare scontri e provocazioni, per questo i miei ragazzi e le mie ragazze hanno una grande dose di disciplina e di autocontrollo: è importante gestire sempre qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa».

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