La Nuova Sardegna

Olbia

Codice rosso

Bambina positiva alla cocaina, nuove accuse per l’ex della madre

di Tiziana Simula
Bambina positiva alla cocaina, nuove accuse per l’ex della madre

L’uomo indagato anche per maltrattamenti e stalking, l’inchiesta partita dal racconto della piccola di 9 anni

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Olbia Già indagato insieme all’ex compagna dopo che la figlia di lei, di 9 anni, è risultata positiva alla cocaina, nuove e pesanti accuse vengono ora mosse a un uomo, di 64 anni, già noto alle forze dell’ordine, nei confronti del quale la Procura di Tempio ha aperto un altro fascicolo con altre contestazioni: maltrattamenti e atti persecutori ai danni della ex convivente. L’inchiesta a suo carico ha avuto origine proprio dall’audizione della piccola, sentita alcuni mesi fa, in modalità protetta per il grave episodio relativo alla droga. Ma in quell’occasione, la bambina ha riferito degli accesi litigi tra la madre e l’ex fidanzato quando vivevano insieme (la relazione tra loro era finita quando la bambina era stata in ospedale). Ed è scattata l’apertura del nuovo procedimento penale. «Litigavano tanto e qualche volta lui le ha messo le mani addosso, e l’ha colpita con calci», avrebbe rivelato la minore.

La Procura di Tempio ha dunque disposto gli accertamenti: la polizia di Olbia ha sentito diversi testimoni, e nei confronti della donna sono state attivate le procedure del Codice rosso. La presunta vittima dei maltrattamenti e stalking è stata sentita diverse volte, confermando le accuse, e a fine dicembre ha presentato denuncia contro l’ex compagno. Su richiesta del pubblico ministero Noemi Mancini, nei giorni scorsi, il gip del tribunale di Tempio Alessandro Cossu ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, ovvero l’ex compagna e sua figlia, e l’applicazione del braccialetto elettronico. Nei prossimi giorni, comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. L’uomo è difeso dall’avvocata Angela Corda.

La cocaina Nell’ottobre scorso, la bambina era finita al pronto soccorso dell’ospedale di Olbia dov’era stata sottoposta agli esami tossicologici ed era risultata positiva alla cocaina, droga che era stata evidentemente lasciata incustodita in casa dalla madre e dal 64enne che allora era il suo convivente. Entrambi sono stati indagati per quel fatto. E la bambina è stata affidata a suo padre. Ma nel corso dell’audizione protetta, mentre rispondeva alle domande del pubblico ministero, ha riferito altri particolari, rivelando che la madre e l’ex fidanzato litigavano spesso quando vivevano insieme, e che lui qualche volta l’aveva picchiata. Raccontando anche un episodio che era avvenuto per strada, a cui lei stessa aveva assistito: lui le avrebbe dato dei calci, e in suo soccorso erano arrivate diverse persone. In seguito alle sue dichiarazioni è stato aperto il nuovo procedimento penale nei confronti del 64enne, ora sottoposto alla misura cautelare disposta dal gip.

Le nuove accuse L’uomo è indagato per maltrattamenti e atti persecutori, accusa quest’ultima che gli viene contestata dopo che era stata messa fine alla relazione, ma lui aveva cercato di contattarla insistentemente. Litigi violenti, insulti, maltrattamenti psicologici e fisici, sarebbero cominciati nel 2023 dopo un primo periodo tranquillo di convivenza. Poi, stando alle accuse della Procura, anche a causa dell’uso smodato di alcol e cocaina, avrebbe cominciato ad assumere un atteggiamento sempre più violento nei confronti della compagna, insultandola e minacciandola anche di morte. L’avrebbe tenuta segregata in casa più volte, chiudendola a chiave dentro l’abitazione, o fuori dalla veranda. La donna aveva denunciato diversi episodi in cui era stata colpita dal compagno: afferrata per la gola, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso, presa a schiaffi, a spintoni e a calci. Violenze che avvenivano spesso davanti alla bambina. Dopo la fine della loro relazione, la donna aveva chiesto aiuto ai centri antiviolenza.

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