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La Dinamo sabato 11 gennaio anticipa in casa dell’ambiziosa Trapani


	<strong>Giovanni&nbsp;Veronesi </strong>al tiro
Giovanni Veronesi al tiro

Il viceallenatore Massimo Bulleri: «Vogliamo contrastare la loro fisicità che esalta le qualità individuali». Giovanni Veronesi: «Cerchiamo di finire il girone di andata nel migliore dei modi»

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Sassari La Dinamo parte domani mattina (10 gennaio) per la Sicilia dove sabato (11 gennaio) alle 20.30 affronterà la difficile trasferta di Trapani contro la matricola allenata da coach Jasmin Repesa che sta dando gamba alle ambizioni dichiarate e si gioca il secondo posto alla fine del girone di andata. La squadra di Nenad Markovic è tornata ieri notte (giovedì 8) dalla lunga trasferta europea di Cholet, cercando di recuperare energie e prepararsi al match.

L’analisi del viceallenatore biancoblù Massimo Bulleri: «Ci aspettiamo una partita impegnativa a livello fisico, contro una squadra che mette in maniera intelligente le sue qualità fisiche al servizio delle qualità individuali. Loro mettono molta pressione su tutto il campo, hanno talento e sono in grado di farti fare molta fatica a livello offensivo». Un po’ come gli ultimi avversari francesi in Europe Cup martedì sera 7 gennaio: «Cholet ha mostrato grande fisicità e aggressività, dobbiamo prendere quello di buono che abbiamo fatto in Francia per riuscire a contrastare Trapani e cercare di pareggiare la loro taglia e il loro modo di essere atletici».

Sul problema del rendimento altalenante: «La costanza di rendimento all’interno della partita è uno degli obiettivi principali soprattutto a livello difensivo, la protezione dell’area sarà fondamentale contro di loro, vanno forte a rimbalzo e sono bravi a creare vantaggio individualmente». Occorrerà una particolare attenzione  in area: «La protezione dell’area la interpretiamo in due diverse maniere, cerchiamo anche di non fare entrare la palla nel pitturato. E’ un discorso di 1 contro1, quando giochiamo più piccoli dobbiamo fare più rotazioni e cercare di essere più dinamici. Quando siamo piccoli però possiamo allargare il campo ed essere più imprevedibili, non è un discorso di lunghi ma un discorso di lavoro di squadra a rimbalzo».

Giovanni Veronesi: «Sicuramente non siamo partiti bene nel 2025, con Varese e a Cholet sono state due partite diverse, a tratti abbiamo giocato bene, negli ultimi due quarti a Cholet siamo riusciti a contrastare la loro fisicità che sarà la chiave anche nella partita di Trapani. Ora cerchiamo di finire il girone di andata nel migliore dei modi». Secondo le esigenze lei gioca anche da ala forte: «Nella mia carriera ho già giocato da stretch 4. Cerco di aiutare i miei compagni e di riuscire a fare il mio meglio, dipende anche dagli avversari, fisicamente riesco ad impattare contro quasi tutti i 4 della Serie A».

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