La Nuova Sardegna

Il mondo brucia la speranza, solo dalla musica viene una luce

«“Canzoni d’inverno” – scrive Mariella Nuvoli nella postfazione al romanzo di Christian Floris pubblicato dalla Cuec – è una scommessa coraggiosa e convincente. L’autore, al suo terzo libro, affronta...

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«“Canzoni d’inverno” – scrive Mariella Nuvoli nella postfazione al romanzo di Christian Floris pubblicato dalla Cuec – è una scommessa coraggiosa e convincente. L’autore, al suo terzo libro, affronta il tema della crisi economica di questi ultimi anni, ma la sua ambizione è più alta che quella di contribuire alla ormai vasta letteratura sulle gravi ripercussioni che la crisi ha per i giovani; persone che si sentono derubate del loro futuro, come il protagonista del libro, Claudio, nel quale ci pare di riconoscere il volto di tanti giovani. Cagliaritano, 33 anni, laureato in giurisprudenza, da tempo disoccupato, Claudio trascorre i suoi giorni a distribuire il proprio curriculum e a bussare alle porte delle agenzie di lavoro, sperando di trovare prima o poi una occupazione».

Filo conduttore di tutta la narrazione è la musica, che, come per tanti giovani, non è solo un passatempo, «ma il modo con cui trasfigurare le giornate grigie, leggere le varie situazioni, capire la propria vita e analizzare i crocevia dell’esistenza».

«Il leitmotiv di tutto il libro – scrive ancora Nuvoli – è quello di tutti i romanzi di Christian Floris: una domanda autentica sul senso dell’esistenza. Una domanda non artefatta», frutto invece, nel caso di questo racconto, delle laceranti contraddizioni che si aprono nella mente di un giovane quando l’orizzonte del futuro sembra svanire.

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