Il Maxxi prepara la rivoluzione
Giovanna Melandri: «Ora pensiamo al progetto per L’Aquila»
ROMA. Quindici mostre in programma, a partire dall'omaggio a Zaha Hadid. La prima web tv dell'arte contemporanea, Jack Contemporary Arts. Il matrimonio tra Arte e Scienza e The place to be, il più grande allestimento mai realizzato per la Collezione permanente.
Il 2016 è stato tutto in crescita (+33% biglietti, +43% Maxxi Community, 28 nuove acquisizioni, 144 aziende e mecenati privati), ma «il 2017 per il Maxxi sarà l'anno della rivoluzione creativa». Così promette Giovanna Melandri, presidente della Fondazione che guida il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che da maggio si prepara a mutare fisionomia. «Questa – racconta lei – è una macchina complessa e noi siamo ambiziosi. Dopo anni di consolidamento e lavoro, ora ripartiamo dalla nostra collezione, già a ingresso gratuito dal martedì al venerdì, triplicandone gli spazi. Per me, un traguardo».
Non ci sarà la grande mostra annunciata su Teheran, bloccata dalla «crisi politica interna» in Iran e per ora «rimandata al 2018», ma si inizierà a «mettere le gambe al progetto Maxxi L’Aquila voluto dal Ministero. Abbiamo avviato la modifica dello statuto perché il Maxxi potesse avere questa “proiezione” all'Aquila – spiega successivamente a margine la Melandri –. Il ministero ha selezionato degli artisti, cui ha commissionato delle opere site specific».