Cabiddu vince il Premio Fiuggi
Per il film con Sergio Rubini “La stoffa dei sogni” girato sull’isola dell’Asinara
2 MINUTI DI LETTURA
FIUGGI. Gianfranco Cabiddu ha vinto il Premio Fiuggi per “La stoffa dei sogni”. Il 1° luglio nel Giardino Excelsior il regista parteciperà alla serata di premiazione, durante la quale sarà proiettato il suo film, tutto girato nell’isola dell’Asinara. “La stoffa dei sogni”, che quest’anno ha già ottenuto riconoscimenti come il Globo d’Oro e il David di Donatello (per la sceneggiatura adattata), è ispirato al libero e originale adattamento in napoletano de “La Tempesta” di William Shakespeare da parte di Eduardo De Filippo. Scritto dallo stesso Cabiddu in collaborazione con Ugo Chiti e Salvatore di Mola, si avvale di protagonisti del calibro di Ennio Fantastichini, Sergio Rubini e Renato Carpentieri, e si pregia dell’amichevole partecipazione di Luca De Filippo, l’ultima in una pellicola prima della sua scomparsa. Nel cast anche Teresa Saponangelo, Ciro Petrone, Jacopo Cullin e Francesco Di Leva.
Il film narra le vicissitudini di una modesta e sgangherata compagnia di teatranti, con a capo Oreste Campese (Sergio Rubini), che naufraga su di una misteriosa isola-carcere, e si ritrova a dover coprire alcuni pericolosi camorristi decisi a evitare la reclusione confondendosi fra gli attori. Per sfuggire alla prigione il boss dei camorristi Don Vincenzo (Renato Carpentieri) architetta e mette in opera il suo piano: far passare anche loro per teatranti, imponendo la loro decisione a Campese. Sarà il direttore del carcere (Ennio Fantastichini) a lanciare la sfida al capocomico per scoprire chi nella compagnia è vero attore e chi un criminale: dovranno mettere in scena “La tempesta” di Shakespeare.
Il film narra le vicissitudini di una modesta e sgangherata compagnia di teatranti, con a capo Oreste Campese (Sergio Rubini), che naufraga su di una misteriosa isola-carcere, e si ritrova a dover coprire alcuni pericolosi camorristi decisi a evitare la reclusione confondendosi fra gli attori. Per sfuggire alla prigione il boss dei camorristi Don Vincenzo (Renato Carpentieri) architetta e mette in opera il suo piano: far passare anche loro per teatranti, imponendo la loro decisione a Campese. Sarà il direttore del carcere (Ennio Fantastichini) a lanciare la sfida al capocomico per scoprire chi nella compagnia è vero attore e chi un criminale: dovranno mettere in scena “La tempesta” di Shakespeare.