La Nuova Sardegna

“Aínas”, come guardare l’arte con mille occhi

“Aínas”, come guardare l’arte con mille occhi

Esce il terzo numero della rivista curata da Bianca Laura Petretto: «Un luogo senza frontiere»

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SASSARI. “Is ainas faint is fainas”: gli strumenti fanno i mestieri: è la frase che anima l’attività della rivista Aínas, curata da Bianca Laura Petretto (editrice e direttrice artistica del progetto, che vede direttore Roberto Cossu, condirettore Giorgio Giorgetti ed è stampata a Cagliari da Alessandro Reni).

Un progetto, quasi un modo di vivere il mondo esterno in maniera intensa, una rivista che vuole «guardare l’arte con mille occhi, come creazione e società, come luoghi e libertà, come viaggio e ricerca». Una rivista dal respiro internazionale che nelle sue prime stagioni ha vissuto un’esistenza on line e che da quest’anno ha aperto le ali, mettendo un primo piede anche nell’universo della carta stampata: Aínas va in edicola con cadenza trimestrale e nei prossimi giorni, nel mese di settembre, proporrà il terzo numero targato 2018.

«L’idea mi è venuta in mente già nel 2001 all’interno di un altro progetto riguardante altri argomenti – racconta Bianca Laura Petretto – e abbiamo lavorato molto soprattutto con la versione on line. Da un anno e mezzo, visto l’interesse registrato on line, ho deciso di recuperare anche la parte cartacea, in una versione rivisitata. In questa direzione il primo prodotto è stato un annuario uscito alla fine del 2017: una selezione rappresentativa degli articoli pubblicati in questo primo periodo. Una sorta di numero zero che dà un’idea dello stile e degli orientamenti di Ainas. L’intenzione è proporre contenuti che siano espressione di eccellenze internazionali, lasciando tutti liberi di esprimersi nella lingua che meglio può rappresentare la loro arte. Un luogo virtuale e reale all’interno del quale ognuno è libero di esprimere la propria posizione: fino a questo momento abbiamo ospitato un centinaio di contributi di persone che si occupano di cultura: artisti, direttori di musei, giornalisti. E questo penso sia un punto di forza. Sono tutte collaborazioni gratuite... a chilometro zero, sulle nostre pagine si scrive per invito. E noi non abbiamo frontiere, inviamo le proposte in tutto il mondo».Una domanda che ci si può porre è quella sui destinatari: a chi si rivolge la rivista? La risposta si trova sulle pagine e sul sito: ai viaggiatori, agli artisti, a chi vuole diventare cittadino, a chi abita fuori dalla metropoli, spiegano i curatori. Alle persone curiose, a esperti e profani, a poeti e turisti per caso, a sognatori, artigiani e creativi, architetti e fisici, alle persone che usano linguaggi moderni e non dimenticano quelli vecchi. A tutti quelli che vogliono vivere con la bellezza. «Un altro punto di forza è il poter mettere a disposizione uno spazio con una visione “altra” – aggiunge Bianca Laura Petretto –, senza un unico punto di vista. Credo molto nella rivista, è il primo anno che la stampiamo e dentro ho messo la “summa” di tutto quello che ho fatto durante tutta la mia attività giornalista e curatrice di mostre».

Aìnas è disponibile nella versione on line e, per quanto riguarda il cartaceo, può essere acquistata attraverso l’abbonamento, che costa 110 euro l’anno per quattro numeri.(r.s.)



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